Lanciano, ritrovata la donna scomparsa domenica scorsa. Alcuni aspetti devono ancora essere chiariti – .

Solo poche ore prima, la sorella Sonia aveva ceduto alla stanchezza e allo scoraggiamento. Fino ad allora era sempre stata irremovibile: “Milena non è il tipo che si toglie la vita”, aveva assicurato. Dopo una settimana senza notizie di questa insegnante di danza, 54 anni, di Lanciano (Chieti), madre di due figli nella prima adolescenza, separati da anni e scomparsi domenica scorsa, dopo aver pranzato con i ragazzi e poi essersi congedati da loro dicendo di voler andare a fare una passeggiata in Riviera, anche i suoi cari avevano dei dubbi: “A questo punto non sappiamo più cosa pensare”, hanno ammesso. Milena aveva infatti chiuso il suo profilo Facebook, postato tre foto della Costa dei Trabucchi sul suo stato Whatsapp e spento il telefono senza riaccenderlo. Invece, ieri sera, è entrata in un bar di Castel Volturno, nel casertano, ha chiamato e ha rassicurato tutti: sta bene. È stata una partenza volontaria.
In Abruzzo le perquisizioni sono state sospese sabato al calare della sera. Continuerebbero oggi, verso sud, via mare e via terra, con motovedette della finanza, unità di vigili del fuoco e carabinieri, squadre di volontari, amici e parenti stretti a piedi sulle scogliere.
La storia di Milena ha subito destato preoccupazione. C’erano soprattutto tre elementi che non quadravano. La prima è stata la chiusura di Facebook, che non si spiegava e non si sapeva se attribuirla a lei o a qualcun altro. Poi, la gomma a terra dell’auto della donna correttamente parcheggiata: una telecamera di sicurezza in strada l’aveva ripresa mentre scendeva in atteggiamento normale, dopo aver parcheggiato la sua Renault Clio. Accanto al pneumatico danneggiato è stato però ritrovato un chiodo, che però potrebbe aver accidentalmente causato la foratura e poi semplicemente cadere, con la ruota
sgonfio.
In terzo luogo, vi sarebbero state le dichiarazioni di un sacerdote esorcista, padre Pius Chittilappilly, di nazionalità indiana, che secondo alcune fonti di stampa avrebbe accettato di benedire la donna per liberarla da un momento di difficoltà economica e, secondo altri, avrebbe invece reclamato il malocchio alcuni oggetti che Milena aveva trovato nella palestra dove lavorava e che credeva fossero infestati. Questa ricostruzione
era stata smentita dalla sorella Sonia.
Proprio a questo incontro, però, Milena sarebbe andata accompagnata da un uomo, sul quale gli inquirenti hanno verificato la possibilità che fosse in qualche modo coinvolto nella sua scomparsa, senza trovare conferme. Fondamentale per la soluzione del caso è stato l’impegno della Procura di Chieti, delle forze dell’ordine e dell’associazione Penelope che, attraverso il suo segretario regionale,
Alessia Natali è sempre stata vicina alla sua famiglia. Hai prodotto i volantini, hai gestito la campagna social per diffondere la notizia della scomparsa e poi hai gestito le segnalazioni di presunti avvistamenti.
Probabilmente, proprio grazie all’esposizione pubblica, Milena è venuta a conoscenza degli sforzi in corso per ritrovarla e ha deciso di contattare i suoi familiari per rassicurarli. Nonostante il lieto fine, restano ancora diversi aspetti da chiarire su quanto accaduto.

 
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