Blocco, in via precauzionale, dei ricoveri nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Borgo Trento di Verona. Secondo il quotidiano l’Arena, la misura d’emergenza è stata stabilita dalla direzione medica dell’ospedale di Verona in seguito al ritrovamento di un batterio nel reparto maternità.
L’allarme
L’allarme è stato lanciato dopo i casi di tre neonati prematuri risultati positivi nei giorni scorsi. I neonati non hanno sviluppato patologie potenzialmente mortali ma l’episodio ricorda molto da vicino quanto accaduto quattro anni fa quando la struttura fu chiusa per quattro mesi per la bonifica del citrobacter, batterio che portò alla morte di quattro bambini e rese disabili altri sei. Per il professor Ercole Concia, ex direttore dell’Unità di Malattie Infettive dell’Aoui (Ospedale Universitario Integrato di Verona), “il quadro è molto preoccupante. Se confermano che si tratta di Citrobacter significa che la vera fonte non è mai stata individuata e allora il reparto va letteralmente smantellato perché non si può mettere a rischio la vita dei neonati”.
