“Come sta suo marito?”, il tutto accompagnato da insulti irripetibili. Queste le agghiaccianti parole pronunciate da Marco Manfrinatiil quarantenne che questa mattina a Varese (leggi la notizia dell’accaduto) in via Ciro Menotti, nel quartiere Casbeno, ha ucciso l’ex suocero e accoltellato gravemente l’ex moglie.
Una frase detta con tono beffardo e con una calma apparente terrificante, pronunciata con freddezza, Mmentre l’auto della polizia lo portava via dopo la brutale aggressione.
Manfrinati, che ha aspettato i poliziotti e si è consegnato agli agenti dopo aver pugnalato al volto le sue vittime, è stato interrogato sul posto, arrestato in flagranza di reato e poi caricato sull’auto di servizio per essere portato in questura. Mentre lo portavano via, l’ex avvocato di Busto Arsizio ha riconosciuto l’ex suocera tra la folla in strada. Freddo e sprezzante a quel punto l’ha presa in giro, prima insultandola e poi chiedendole più volte “come sta tuo marito?”.
L’uomo, 71 anni, in quel momento a pochi metri di distanza stava lottando per sopravvivere sulla barella di un’ambulanza, sottoposto a massaggio cardiaco e manovre di rianimazione, prima di essere portato in ospedale in condizioni disperate e morire poco dopo. Qualcuno tra la folla a quel punto gridò «maledetto assassino» prima che la macchina della polizia si allontanasse.
B. Mel.