ha picchiato il suo anziano marito – .

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PESARO – Ha aggredito l’infermiera al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore, poi si è scagliata contro i poliziotti che cercavano di fermarla ed è stata arrestata. Ieri il processo abbreviato con le richieste di condanna. Nel frattempo la situazione della donna è peggiorata ed è finita in carcere.

La ricostruzione

L’incidente è avvenuto nella notte tra sabato e domenica 21 aprile quando un 32enne di origini straniere ha accompagnato un parente al pronto soccorso ma, senza alcun motivo apparente, è diventato subito aggressivo già dal viaggio in ambulanza. Quando arrivò al San Salvatore si infuriò talmente che afferrò per i capelli un’infermiera e la gettò a terra. Qui ha iniziato a prenderla a calci. È successo tutto in pochi istanti. Alle sue urla altri infermieri sono intervenuti per fermare la donna, ma anche in questo caso il 32enne ha reagito male. Sul posto della donna era presente anche la guardia giurata che ha provveduto a separare la donna dal personale sanitario e a chiamare la polizia.

L’agitazione

Sul posto sono accorsi i militari e anche per loro l’accoglienza non è stata delle migliori, con la donna che continuava ad inveire e a scagliarsi contro le divise. Motivo per cui è stata arrestata per resistenza a pubblico ufficiale. Per lei c’è anche una denuncia per interruzione di servizio pubblico visto che con i disordini in corso non ha reso possibile il normale funzionamento del pronto soccorso. L’infermiera, afferrata per i capelli e sbattuta a terra, è stata sottoposta a referto medico e ha ricevuto una prognosi di 7 giorni. E un poliziotto si è rifatto in pochi giorni, tanto da costituirsi parte civile l’avvocato Francesca Biagioli. Durante la convalida, la donna ha ammesso le accuse e si è scusata, sottolineando di essere ubriaca e quindi in stato di alterazione. La donna ha alcuni precedenti, il giudice aveva convalidato il suo arresto e disposto la messa agli arresti domiciliari con permesso di recarsi al lavoro. Ma nei giorni scorsi la polizia è dovuta intervenire nuovamente perché la donna avrebbe picchiato il marito, molto più grande di lei, tanto da farlo finire nuovamente in ospedale. Così la donna è finita in carcere. Ieri la Procura ha chiesto la condanna a 9 mesi, sentenza il 27 maggio.

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Corriere Adriatico

 
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