La pioggia che tanto amava ha accompagnato l’ultimo viaggio di Denis Trento – La Prima Linea – .

Coerentemente con l’acquazzone che ha colpito La Salle questo pomeriggio, i funerali di Denis Trento sono iniziati in chiesa alle 15, al ritmo un po’ gitano e un po’ folk della ballata ‘In a Rainy day’ della chiesa parrocchiale di San Cassiano dei Modena City Ramblers.

“In un giorno piovoso ti rivedrò / E potrò consolare i tuoi occhi bagnati. / In una giornata piovosa saremo vicini” recita una strofa della canzone già suonata anni fa al funerale di Valerio, fratello di Denis. Non aveva mai nascosto di amare anche quell’acqua che tante volte gli scivolava sul viso durante le mille salite in montagna. E oggi sotto gli ombrelloni una folla silenziosa e contrita dentro e fuori la chiesa ha salutato il 41enne campione valdostano di scialpinismo, guida alpina e atleta-istruttore del centro sportivo Esercito-CSE, morto per una caduta accidentale sul Testa del Paramont.

Lascia la moglie Fabienne Chanoine, i tre figli Séverine, Gregory e Gilbert, la madre Odette e il padre Claudio, oggi circondati dall’affetto sincero di una moltitudine di persone.

Tra i volti noti e amati di grandi alpinisti come Marco Camandona (che con Trento condivideva come pochi altri la passione per la montagna ‘estrema’) e Hervé Barmasse, quelli di tante persone comuni che hanno voluto accompagnare Denis nel suo ultimo viaggio . E poi gli amici di sempre, gli atleti che sono stati compagni di gite e allo stesso tempo avversari in tante gare.

Nella sua omelia, don Paolo Viganò ha ricordato con parole semplici e toccanti come la morte sia ciò che dà senso ultimo alla nostra stessa esistenza. Accettarlo, però, è ovviamente difficile quando a morire è un uomo che di lì a pochi giorni avrebbe compiuto 42 anni ed è padre di tre figli.

Il ricordo di Severine è commovente: “Sei così forte e coraggioso che ti hanno voluto anche lassù, dove sei adesso. Hai fatto quello che ti piaceva fino all’ultimo minuto della tua vita. E ovunque tu sia, so che avrai scalato tutte le montagne che ci sono. Impavido. Come sempre. Già ci manchi, ma sei qui con noi e lo sarai sempre”.

Poi i ricordi di tanti che hanno conosciuto e amato Denis; poi ancora tante lacrime, condoglianze, preghiere. Arriverà il momento anche di capire la dinamica dell’incidente, il perché e il percome dell’ennesima tragedia in montagna. Non oggi, però; oggi c’è solo dolore.

paga.

 
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