La proiezione del film documentario “Fino alla fine del mondo” a Siena – .

Tra sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare e sfruttamento delle risorse ittiche

SIENA. Un viaggio ai confini del mondo alla scoperta del settore alimentare in più rapida crescita, la piscicoltura, raccontato dal regista Francesco De Agostinos. IL 9 maggio A 15:00presso l’aula Morishima della Sede San Francesco dell’Università di Siena (piazza San Francesco 7), si terrà la proiezione del docufilm “Fino alla fine del mondo”.

La proiezione, che sarà presente il regista Francesco De Augustinis, sarà introdotto da Salvatore Bimontedirettore del Dipartimento di Economia Politica e Statistica.

Un racconto per scoprire l’impatto dell’acquacoltura, un settore alimentare in rapida crescita, in tre continenti per indagare il settore che oggi promette di contribuire a rendere il sistema alimentare più sostenibile, a fronte di una popolazione mondiale che potrebbe raggiungere i 9,7 miliardi di persone nel 2050 .

La piscicoltura e poi l’ambiente, la sicurezza alimentare, la colonizzazione, l’accaparramento di terra e acqua, sono oggetto di inchiesta giornalistica. Partendo dal Mediterraneo (Italia, Grecia, Spagna), passando per il Senegal, per giungere alle acque un tempo incontaminate della Patagonia cilena, il film mette a nudo i conflitti sulle risorse che questa industria produce, realizzando enormi profitti e presentandosi come paladina della sostenibilità. .

Per motivi organizzativi è preferibile la prenotazione: www.unisi.it/unisilife/eventi/proiezione-del-docufilm-until-end-world.

 
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