DiCarlo Testa
Il viaggio dalla pianura alla montagna alla ricerca di temperature più fresche. La pratica protetta dall’UNESCO
Si parte transumanza in Puglia, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dal Comitato Intergovernativo dell’UNESCO, una grande occasione per tutelare e promuovere l’antica pratica ancora viva sul Gargano. È quanto annuncia Coldiretti Puglia sottolineandone il valore tradizionale migrazione stagionale di greggi, armenti e pastori che, insieme ai loro cani e cavalli, si spostano dalla pianura alla montagnapercorrendo i sentieri seminaturali dei tratturi, con tragitti di giorni e soste in luoghi prestabiliti, detti “stazioni di posta”.
Perché a maggio
La transumanza avviene a maggio – spiega Coldiretti Puglia – perché gli animali devono andarsenesentono il caldo, lo soffrono, hanno bisogno di temperature più fresche rispetto agli alpeggi. Sul Gargano il viaggio dura 4 giorni con 3 soste riposanti a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Ripalimosani e Frosolone. Solo gli animali più piccoli restano a casa, perché non ce la farebbero. La transumanza si snoda gli antichi tratturi dell’Aquila-Foggia, il famoso ‘tratturo del re’, attraversato a San Paolo di Civitate, Celano-Foggia e Lucera-Castel di Sangro, con tratturi e rami di tratturo di collegamento e tratti di strade statali, provinciali e comunali. Per questo il camminamento è scortato dai vigili urbani in preallarme, perché il branco invade le strade, ricreando scenari amarcord, aggiunge la Coldiretti.
patrimonio DELL’UNESCO
Il riconoscimento Unesco tutela un’attività dall’alto valore ecologico e sociale poiché – continua la Coldiretti – è concentrata in aree svantaggiate e garantisce la tutela di 38 razze a beneficio della biodiversità del territoriodalla rustica pecora sarda alla pecora sopravissana dall’ottima lana, dalla pecora brogna con testa e arti privi di lana alla pecora comisana dalla caratteristica testa rossa, dalla gigantesca pecora bergamasca alla pecora massese dall’insolito mantello nero che rappresenta un patrimonio di biodiversità il cui futuro è minacciato da un rischio concreto di estinzione.
La transumanza conferma la valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia – aggiunge Coldiretti Puglia – in un momento di difficoltà per l’allevamento e il settore zootecnico, una professione ricca di tradizione, ma molto dura per gli allevatori che accompagnano le mandrie che beneficiano di clima, alimentazione e stile di vita tornati alle origini.
Le difficoltà
Da pesare – spiega la Coldiretti «lo sono i bassi prezzi pagati ai pastori, il moltiplicarsi degli attacchi di animali selvatici dai cinghiali ai lupi, la concorrenza sleale di prodotti esteri spacciati per nazionali ma anche la deriva del cibo sinteticocon Le bugie sul cibo in provetta confermano che esiste una strategia precisa delle multinazionali che con astute operazioni di marketing mirano a modificare stili alimentari naturali basati su qualità e tradizione, con la Coldiretti che si batte perché – accusa l’associazione di categoria – quella di Il cibo di Frankenstein è un futuro dal quale non puoi essere mangiato”. Ma c’è anche il massiccio consumo di territorio che ha ridotto drasticamente gli spazi e i percorsi tradizionali utilizzati per la transumanza delle greggi. con gravi ricadute sull’economia nazionale ma anche sull’assetto ambientale del territorio perché quando un’azienda chiude si perde – conclude Coldiretti Puglia – un intero sistema fatto di animali, prati per foraggi, formaggi tipici e soprattutto persone impegnate nella lotta allo spopolamento e degrado spesso per intere generazioni.
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7 maggio 2024 (modificato il 7 maggio 2024 | 11:23)
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