LECCE – “Poco più di un mese fa il sottoscritto denunciava pubblicamente alcune ‘stranezze’ riguardanti l’affidamento della ‘Sede – Palazzo del Seggio’ all’Associazione Pro Loco di Lecce per lo svolgimento del servizio di informazione e accoglienza turistica della nostra città – ha scrive Giampaolo Scorrano, presidente della commissione di controllo di Palazzo Carafa – La stranezza sta nel fatto che, alla luce della deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 del 23.01.2024, non esistevano tutti i documenti consequenziali: decisione dirigenziale, CIG, contratto tra le parti e verbale di consegna, solo per citare alcuni esempi. Eppure, nella Delibera in questione, il Direttore del Settore Politiche Culturali, Valorizzazione Monumentale, Spettacolo e Turismo aveva chiaramente mandato di espletare ogni adempimento necessario per attuare tempestivamente l’indirizzo sopra richiamato: così però non è stato.
A più di un mese da quella segnalazione, è emersa una nuova ed incredibile “anomalia”: da circa una settimana, infatti, l’Info Point in questione ha chiuso i battenti alle ore 13.00 per poi riaprire alle ore 16.00, interrompendo di fatto il servizio di accoglienza e informazione turistica e arrecando così un grave danno all’intero settore della nostra città. Eppure nella citata Delibera è scritto chiaramente che il servizio deve essere garantito – con orario continuato – dalle 09:00 alle 20:00. A ciò si aggiunge che, dalle informazioni raccolte, sembrerebbe che ‘la gente dei monumenti’, cioè la Cooperativa che insieme alla Pro Loco aveva gestito le visite guidate fino a pochi giorni fa, avrebbe improvvisamente abbandonato sia la Pro Loco che la sede. . Insomma, è del tutto evidente che c’è qualcosa che non quadra e che l’amministrazione, insieme a tutti gli organi preposti al controllo, dovrebbe chiarire subito a tutela di un intero settore che aspettava l’arrivo del bel tempo per poter lavorare. Altro che trasparenza! Le uniche cose veramente ‘trasparenti’ a Lecce sono le finestre del nostro Sedile che, a questo punto, farebbero meglio ad accogliere la statua originale del nostro Santo Patrono ingiustamente relegata nell’androne del Palazzo di Città”.
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