l’insegnante salvato dai colleghi è in ospedale. «È stato colpito anche con il casco» – .

l’insegnante salvato dai colleghi è in ospedale. «È stato colpito anche con il casco» – .
l’insegnante salvato dai colleghi è in ospedale. «È stato colpito anche con il casco» – .

DiCarlo Macrì

Lo studente 17enne dell’istituto tecnico di Rossano ha aspettato fuori il professore di Giurisprudenza. Lo shock del preside che aveva affrontato il ragazzo nel corridoio ed era stato a sua volta aggredito

ROSSANO CORIGLIANO (Cosenza) Non ha accettato il brutto voto riportato nell’interrogatorio in Giurisprudenza e si vendicò picchiando a sangue il professore. È successo lunedì mattina all’istituto tecnico comunale di Rossano. La studentessa diciassettenne LL, che frequenta il terzo anno dell’Istituto, è stata chiamata dal professor Saverio Parrilla per illustrare alcuni casi di controversie in ambito pubblico e privato.

Lo studente si sarebbe presentato impreparato da qui la decisione del professore di dargli un voto negativo. Il ragazzo, in un primo momento, non avrebbe mostrato tanta amarezza per come era andato l’interrogatorio. Rimase in classe ma, dopo poco, chiese di uscire. Nel corridoio ha incontrato la preside dell’Istituto Anna Maria Di Cianni, che ha chiesto allo studente cosa stesse facendo fuori dall’aula. LL, in modo rancoroso, l’avrebbe aggredita verbalmente.

Il dirigente, a quel punto, ha immediatamente disposto che fosse allontanato dalla scuola dello studente, motivando la decisione alla madre Paola Aloisio, alla quale è stato affidato. Là Sospensione dalle lezioni che ha evidentemente fece arrabbiare ancora di più il giovane il quale, invece di tornare a casa, decise di aspettare fuori dalla scuola il professor Parrilla, per dargli una lezione. E così è stato.

Dopo il suono della campanella, l’insegnante stava per uscire, seguito dai suoi colleghi. Lo studente lo affrontò nel cortile della scuola con la faccia dura e senza dire una parolace l’ha lui per primo colpito più volte alla testa e al viso con un casco da motociclista facendolo cadere a terra. Non soddisfatto, lo studente si è scagliato contro di lui, prendendolo a calci e pugni.

Il professore Parrilla è stata soccorsa dai colleghi e trasportata in ospedale. Le sue condizioni non sono preoccupanti, ma i medici hanno consigliato al professore di restare qualche giorno recupero, per valutare l’effetto dei colpi subiti sulla testa. Dell’aggressione si sta occupando la polizia di Rossano, ricevuta la denuncia del preside.

Questo episodio, anche se i protagonisti sono diversi, Ne consegue l’accoltellamento tra studenti qualche giorno dopo, avvenuto al Liceo Vinci di Reggio Calabria, dove un quindicenne ha accoltellato un coetaneo. Da tempo, ormai, le scuole sono diventate teatro di eventi che non dovrebbero assolutamente, per definizione, registrare episodi di aggressione. Eppure succede.

“Qualche idiota ha spacciato per teoria scientifica una vera battuta, cioè che per essere un buon genitore o un buon insegnante bisogna essere il loro migliore amico, e in troppi ci hanno creduto.” È il pensiero del sociologo Antonio Marziale, Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, che esprime tutta l’amarezza di un sistema che ha fatto “perdere autorevolezza” alla comunità educativa. Per Marziale «a riportare il rispetto a scuola devono essere gli stessi operatori della scuola ad ogni livello, facendocela percepire come un luogo di formazione e non una compagnia teatrale da ostentare sui social a fini di marketing””.

7 maggio 2024 (modificato il 7 maggio 2024 | 16:52)

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