Corruzione in Liguria, arrestati il ​​governatore Toti e l’ex patron di Genova e Livorno Spinelli – .

Il governatore della Regione Liguria, Giovanni Totiè stato arrestato e posto agli arresti domiciliari oggi, martedì 7 maggio: l’accusa è quella di corruzione. Insieme a lui l’imprenditore è stato posto agli arresti domiciliari Aldo Spinellinoto per gestire il porto di Genova e per essere stato proprietario delle squadre di calcio dell’ Genova è nato a Livorno.

Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure e attuale amministratore delegato di Iren, è stato invece portato in carcere. Toti è stato sospeso dall’incarico ai sensi della legge Severino. Flavio Briatore lo aspettava oggi per l’inaugurazione del nuovo Twiga in Riviera. Tra gli indagati c’è anche Francesco Moncadaconsigliere comunale di Esselunga, con interdizione temporanea dall’esercizio di attività imprenditoriale e professionale.

Gli arresti sono il risultato di un’indagine della Procura di Genova su presunti legami corruttivi tra imprenditori e politici, con particolare attenzione al sistema delle concessioni portuali, compreso il rinnovo della concessione al Terminal Bulk di Spinelli. Secondo le indagini, a pochi giorni dal rinnovo della concessione, quattro società legate a Spinelli avrebbero effettuato dei trasferimenti complessivamente 40mila euro al comitato Giovanni Toti Liguria. Le indagini riguardano anche una concessione alla famiglia Spinelli per una cittadella di lusso e una struttura turistica a Celle Ligure.

La Procura sostiene che gli arrestati hanno creato un sistema di favoritismi alimentato da tangenti, compreso il pagamento di spazi pubblicitari, come un grande cartellone su un grattacielo di Genova che in passato ha ospitato una pubblicità dell’Esselunga. Toti è accusato di aver ricevuto finanziamenti e favori complessivi 74mila euro di Spinelli.

Sotto accusa anche il capo di gabinetto della Regione, Matteo Cozzani, per corruzione elettorale e favoreggiamento delle attività del clan Cammarata. Tra gli indagati ci sono anche Mauro Vianelli, presidente dell’Ente Bacini, Roberto Spinelli, figlio di Aldo, Venanzio Maurici (sindacalista Cgil), Arturo Angelo Testa e Italo Maurizio Testa. L’indagine nasce più di quattro anni fa quando Toti venne sottoposto al controllo della Banca d’Italia per alcune operazioni sospette, innescando l’intervento della Guardia di finanza.

 
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