“Siamo primi in campo, Serie C strappata per il caso Pistoiese” – .

“Siamo primi in campo, Serie C strappata per il caso Pistoiese” – .
“Siamo primi in campo, Serie C strappata per il caso Pistoiese” – .

“All’andata la Pistoiese era una supersquadra che partiva da sfavoriti e tutte le 17 squadre che l’affrontavano si trovavano di fronte ad una corazzata. Sarebbe bastato mantenere validi i risultati dell’andata, come accaduto in passato. Ci sono state anomalie nella seconda metà della stagione“. Il direttore sportivo del Ravenna Andrea Grammatica ritiene anomalo il campionato di Serie D appena concluso a causa della vicenda che ha coinvolto il club toscano, fallito prima della fine della stagione con la riscrittura della classifica, come spiegato nelle colonne di Tuttoc.com: “Anomalia, il finale è stato condizionato dalla classifica rifatta a 4 giornate dalla fine. È una regola che oggi spetta a noi, ma domani potrebbe spettare a qualcun altro. Quindi da sportivo lo dico è una regola che non dà credito ai risultati sportivi ottenuti sul campo attraverso lo svolgimento di partite vere”.

Direttore, ti è rimasto l’amaro in bocca?
“Da una parte c’è l’orgoglio di aver fatto una grande stagione, iniziata tra tante difficoltà: post-alluvione, budget ridotto per i candidati alla promozione. Infatti non abbiamo fatto proclami e ci siamo affidati anche a tante scommesse, con giocatori che dovevano rilanciarsi e qualche altro giocatore che veniva dalla Promozione e dall’Eccellenza. Resta l’amaro in bocca perché questo gruppo avrebbe meritato la soddisfazione finale. In campo siamo arrivati ​​primi, con un’ottima rosa titolare per tutto il campionato: abbiamo segnato 36 punti all’andata e 36 al ritorno, con la miglior difesa d’Italia per numero di gol subiti.

Insomma, l’obiettivo promozione è stato strappato da una regola Noif.
“In realtà l’obiettivo dichiarato a inizio anno dalla società era quello di fare un campionato tranquillo, non avevamo la forza di proporci alla pari delle contendenti, ma di lanciare qualche giovane e costruire un’eredità per poi mettere la nuova proprietà nelle condizioni di provare a realizzare qualcosa di più ambizioso l’anno successivo. Tuttavia è vero che ce lo siamo visto portare via da qualcosa che non dipendeva da noie come dicevo prima questa squadra che ha condotto quasi tutto il campionato in testa, chiudendolo alla pari con il Carpi, al quale però va riconosciuto il merito, non ha visto riconosciuto il suo valore sul campo“.

Da dove ricominciare?
“L’azienda ripartirà da un progetto ambizioso. Stanno definendo la cessione delle quote: c’è grande entusiasmo e lo ha dimostrato anche il pubblico che non vede l’ora di ripartire da quello che, a mio avviso, è un gruppo solido. Ma ci sarà tempo per parlare di futuro”.

 
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