Essere sindaco piace a pochi, 27 comuni con un solo candidato – .

Essere sindaco piace a pochi, 27 comuni con un solo candidato – .
Essere sindaco piace a pochi, 27 comuni con un solo candidato – .

PORDENONE/UDINE – Al netto delle eventuali esclusioni che i vari uffici distrettuali potrebbero fare nel caso in cui i documenti non fossero in regola, si è chiuso ieri, 7 maggio, il primo semestre di quelle che saranno le elezioni amministrative in Friuli Venezia Giulia. Sono 114 Comuni in cui si rinnovano il sindaco e l’intero consiglio comunale compreso 81 in provincia di Udine, 16 in quella di Pordenone, 15 nell’Isonzo E tre in provincia di Trieste. Due sono i dati che emergono dopo la presentazione dei candidati e delle liste.

LE DIFFICOLTÀ
Se da un lato è vero che ci sono delle eccezioni, come il comune di Grimacco (Udine) che con meno di 300 abitanti è riuscito a sfornare tre candidati sindaco e altrettante liste correlate, o i Comuni di Trieste dove per tre pelle poltrone Si sono schierati ben 10 candidati sindaco, è altrettanto vero che soprattutto i comuni più piccoli (ma anche alcuni medi) hanno difficoltà a trovare persone disposte a impegnarsi. Lo dicono i numeri impietosi: sono 27 i Comuni in cui si è presentato un solo candidato e quindi dovrà fare i conti con il numero legale. In pratica, per essere eletti dovranno superare il 50 per cento più uno degli elettori iscritti nelle liste che si presenteranno al voto. Non è un compito facile. Chi non ce la farà, ovviamente, avrà perso la sfida e il Comune sarà posto sotto commissariamento fino alle prossime elezioni amministrative. In dettaglio A Udine ci sono 23 comuni con un solo candidato, 2Pordenone e Gorizia.

L’Anci
La difficoltà nel reperire candidati alla carica di sindaco è stata evidenziata anche dal coordinatore Anci dei piccoli comuni, Franco Leonarduzzi. «Su 81 comuni del territorio dell’ex provincia di Udine, 23 avranno una lista unica e questi numeri evidenziano il grave impoverimento della democrazia. La condizione dei piccoli Comuni è sempre più difficile e la mancanza di personale non aiuta certo chi decide di impegnarsi nell’amministrazione. Da anni denunciamo che la difficoltà e l’impegno di amministrare i Comuni diventa sempre più difficile e quindi poco attraente. Stiamo iniziando a non percepire più la democrazia come un valore. Svuotando i piccoli comuni, insieme allo svuotamento dei partiti, si svuotano anche le opportunità di creare classi dirigenti competenti”.

CORSA AI POSTI
Ma la crisi delle “vocazioni” a sindaco, salvo qualche caso in cui ci sono candidati che lo hanno già fatto per due o anche tre mandati, si percepisce anche per il fatto che il numero complessivo dei potenziali primi cittadini rispetto a dei Comuni che puntano al rinnovamento, è decisamente basso. Complessivamente, come detto, sono 114 i comuni alla ricerca di un affittacamere e i candidati complessivamente sono 224. Ciò significa che nemmeno sommando i territori in cui sono tre o addirittura quattro in corsa per un solo seggio si ottiene l’equilibrio uno contro uno in tutti i Comuni. Come a dire che è la prima volta che ciò accade, anche se la crisi dei candidati va avanti da tempo, ma ora ha raggiunto il suo picco più alto. Inoltre, questa crisi va di pari passo con la disaffezione degli elettori nei confronti delle urne. Un segnale che potrebbe essere ulteriormente evidenziato con il voto delle elezioni europee che da tempo perdono consensi e voti.

LE FASI
Ora che il primo passaggio è stato superato (fatte salve le verifiche degli uffici distrettuali) il secondo sarà legato alle estrazioni per il posto nelle schede per arrivare al voto dell’8 e 9 giugno. A questo proposito, quest’anno c’è una novità: non ci sarà infatti alcun silenzio elettorale, almeno come è stato inteso fino ad ora. Il fatto di votare sabato, infatti, dalle 15 alle 23, vi permetterà di utilizzare il venerdì fino a mezzanotte. Sabato 8 le urne si apriranno nel pomeriggio e chiuderanno alle 23. Riapriranno il giorno successivo alle 7 e le urne proseguiranno fino alle 23. Scatterà subito il momento dello spoglio delle schede e dello spoglio delle elezioni europee. Ciò significa che per conoscere il nome dei friulani eletti a Bruxelles bisognerà attendere l’alba di lunedì e molto probabilmente ne avremo la certezza solo nel tardo pomeriggio. Intanto alle 14 si terranno le elezioni amministrative che vedranno in lizza 114 comuni. Non ci sono schede, il comune più grande votante, Porcia, per poche centinaia di residenti non arriva a 15mila. In serata dovremmo avere la scacchiera finale.

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Il Gazzettino

 
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