“Peracchini ci racconta cosa sta succedendo adesso a Felettino e Variante” – .

“Nella storia della Liguria ciò a cui stiamo assistendo in queste ore non è mai accaduto. Sta crollando un sistema di potere sulla cui costruzione e gestione abbiamo più volte espresso preoccupazione e allarme. Tutti avranno la possibilità di difendersi nelle sedi opportune ma la gravità delle accuse dovrebbe indurre tutti coloro che ricoprono incarichi pubblici a dimettersi immediatamente, così da liberare le istituzioni dall’imbarazzo e dall’indignazione. Ciò che però ci interroga in questo momento, come Consiglieri Comunali del Comune della Spezia, sono i risvolti che le indagini potrebbero avere – e in parte hanno già avuto – su partite e questioni importanti del nostro territorio”. Questa la nota con cui Marco Raffaelli, Martina Giannetti, Andrea Frau, Andrea Montefiori, Dino Falugiani, Piera Sommovigo e Viviana Cattani provano a portare sul campo il dibattito sul funzionamento di alcuni progetti strettamente legati alla Regione Liguria, governata da ieri di Alessandro Piana dopo l’arresto di Giovanni Toti.

“Rivolgiamo quindi un appello al sindaco Peracchini, con la richiesta di presentarsi al consiglio comunale, convocato per la serata di lunedì 13 maggio per fare chiarezza e precisare il progetto di costruzione dell’ospedale Felettino, per volontà del presidente Toti a totale gestione della Regione Liguria, cruciale per il nostro sistema sanitario – chiede il gruppo Pd -. Crediamo sia interesse dell’intera comunità spezzina capire se il cantiere risentirà degli effetti dei provvedimenti giudiziari a cui stiamo assistendo. Chiediamo quindi al sindaco di prendere i necessari contatti con gli uffici della Regione Liguria, dell’Alisa e dell’ASL5 e di ottenere le necessarie garanzie circa il proseguimento dei lavori nei tempi e nei modi precedentemente stabiliti”.

Il secondo tema è il completamento della Variante Aurelia, sia per l’esecuzione del primo lotto che per la gara del secondo e del terzo progetto. «Non possiamo poi restare indifferenti alla notizia che tra gli indagati c’è anche il dottor Francesco Fiorino, fino a pochi giorni fa vicecapo di gabinetto del sindaco. Una persona di così stretta fiducia da spingere lo stesso Peracchini a proporlo per il prossimo incarico di amministratore delegato di Atc Esercizio. Sotto questi aspetti la richiesta è quella di comprendere al sindaco l’attività che il dottor Fiorino ha gestito negli anni rappresentandolo, nella sua veste di vice capo di gabinetto”.

L’attenzione, infine, è su Atc per avere “il quadro del futuro dell’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale nella nostra città e nella nostra provincia. Una realtà che si trova ad affrontare ulteriori appuntamenti importanti, come la gara per il subappalto del 30% del servizio – già interessato dai noti problemi che abbiamo denunciato insieme ai sindacati.
Riteniamo opportuno ricevere risposte tempestive, riguardo a quanto elencato, nell’interesse dei nostri concittadini e delle sorti dei servizi pubblici essenziali per la nostra città”.

 
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