dati sull’Italia – .

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Sono 244 i lotti di vigneti all’asta nel 2023 in Italia, per un valore di 66.648.711 euro.

L’analisi è stata effettuata dal Centro Studi NPLs RE_Solutions di AstaSy Analytics, realizzato grazie al sistema “Auction System”, che consente a banche e servicer di fornire dati aggiornati sui pignoramenti immobiliari e di clusterizzare, come in questo caso, i vari tipi di beni all’asta.

“Analizzandolo dal punto di vista immobiliare, quello del vigneto è un settore tanto interessante quanto peculiare e sfidante. Si tratta di una tipologia interessante che può offrire opportunità di investimento redditizie, ma che richiede una conoscenza approfondita del settore vitivinicolo comprese le pratiche agricole, la gestione della cantina e le tendenze del mercato” commenta Massimiliano Morana, CEO di NPLs RE_Solutions. “È importante prendere in considerazione le sfide e le caratteristiche specifiche del settore prima di impegnarsi in questo tipo di investimenti: i costi associati alla gestione di un vigneto, compresa la manodopera, le attrezzature, i trattamenti fitosanitari e la manutenzione, possono essere elevati”.

A livello locale, il maggior numero di lotti in vendita si concentra in Sicilia, con 48 vigneti, seguita da Puglia (34) e Toscana (27).

Se però consideriamo il valore complessivo dei beni, vediamo che al primo posto c’è la Toscana, dove i 27 lotti messi all’asta corrispondono ad un prezzo di 24.589.990 euro, mentre scende al terzo posto la Sicilia con un valore complessivo di 5.181.529 euro. . La Puglia, invece, “cade” all’undicesimo posto con le unità all’asta per un valore complessivo di 1.683.411 euro. Al secondo posto troviamo l’Umbria, nona per numero di lotti all’asta (11), ma con un valore significativo di 9.267.082 euro. I dati attestano l’alta qualità della produzione vitivinicola umbra, che tra i suoi prodotti annovera uve pregiate come Sagrantino, Sangiovese, Grechetto, Trebbiano Spoletino e Montepulciano.

La classifica che vede Toscana e Umbria ai primi due posti per valore dei beni venduti è confermata dal fatto che i procedimenti giudiziari con beni in vendita al valore più alto sono riconducibili ai Tribunali di Pisa e Spoleto.

Finito all’asta, infatti, il vigneto con il valore più alto si trova nel comune di Crespina Lorenzana (Pisa): un’azienda agricola che conta complessivamente 484 ettari di cui 24 adibiti a vigneto, per un valore di 11.400.000 e un offerta minima di 8.594.625 euro. L’ampia produzione di vini comprende vitigni di: Chardonnay, Vermentino, Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah, Trebbiano e Merlot.

La seconda procedura con il valore più alto riguarda Perugia, in zona Frazione Torri – Purgatorio. Il bene era valutato 10.679.753 euro, tuttavia un susseguirsi di aste a vuoto, l’ultima delle quali a fine 2023, ha fatto scendere il prezzo d’asta iniziale a 3.150.000 euro (corrispondente all’offerta minima dell’ultimo esperimento e alla base del prossimo uno). Trattasi della piena proprietà di una moderna azienda vitivinicola con terreni in gran parte adibiti a vigneto DOC e IGT ed il resto a frutteto, oltre a seminativo e bosco, per una superficie complessiva di circa 34 ettari.

“La produzione vitivinicola italiana va preservata in tutti i modi. La produttività delle aziende vinicole è strettamente legata principalmente a fattori climatici e condizioni meteorologiche estreme che possono danneggiare le viti e influenzare la qualità e la quantità delle uve prodotte, rendendola un’attività ad alto rischio. Esistono poi rigide e complesse normative relative alla produzione del vino e alla gestione dei vigneti, che possono variare molto da regione a regione, pertanto è richiesta una buona conoscenza delle normative locali riguardanti la sicurezza alimentare, l’etichettatura, l’uso di pesticidi e altre pratiche agricole. A ciò si aggiunge che l’industria del vino è altamente competitiva, con un’ampia gamma di vini disponibili sul mercato globale. Gli acquirenti sono sempre più esigenti in termini di qualità, sostenibilità e autenticità dei prodotti, il che spinge i produttori a differenziarsi e distinguersi dalla concorrenza. Sfruttare le opportunità offerte dal settore vitivinicolo e affrontarne le sfide richiede competenze, risorse e una costante attenzione alla gestione e all’innovazione, rendendolo un mercato tanto interessante quanto elitario” conclude Morana.

Va specificato che l’ultima indagine del Centro Studi Astasy sul settore risale al 2019, quando finirono all’asta 1142 vigneti, quasi 5 volte il valore attuale. Un calo positivo, testimonianza di un settore che sta ritrovando forza e determinazione.

Fonte: Ufficio Stampa

 
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