Cuneo, entro il 2025 termineranno i lavori di riqualificazione dell’ex casa fascista e della caserma Piglione – Targatocn.it – .

Cuneo, entro il 2025 termineranno i lavori di riqualificazione dell’ex casa fascista e della caserma Piglione – Targatocn.it – .
Cuneo, entro il 2025 termineranno i lavori di riqualificazione dell’ex casa fascista e della caserma Piglione – Targatocn.it – .

La data a cui guardano il Consorzio di previdenza sociale cuneese e il Comune di Cuneo per la conclusione degli interventi di riqualificazione dell’ex casa fascista delle donne di via Bartolomeo Bruni e della caserma Piglione è la fine del 2025, una data che rientra perfettamente nel tempi di perfezionamento degli interventi realizzati con i fondi del PNRR ma che in realtà non sembrano più così lontani.

Lo ha stabilito ufficialmente il direttore del Consorzio, Giulia Manasseropresente ieri sera nella sala del consiglio comunale del comune di Cuneo in occasione della riunione delle II e VI commissioni consiliari.

Progetti esecutivi in ​​arrivo

I due interventi hanno ricevuto particolare attenzione nei lavori della commissione consiliare.

Quello sull’ex casa fascista femminile prevede di riqualificare l’intera struttura per poter poi ospitare due gruppi di appartamenti dedicati a sei persone con disabilità al primo e al secondo piano, e al solo piano rialzato un monolocale destinato a persone con disabilità gravi. emarginazione, gli uffici del Servizio per l’Impiego del Consorzio stesso e una sala polifunzionale adibita a 35-40 persone. Sono attualmente in corso le analisi di vulnerabilità sismica e la progettazione esecutiva da parte dell’ATC Piemonte Sud (in attesa che la struttura sia agibile, tre appartamenti verranno affittati presso il Villaggio La Via di San Rocco Castagnaretta). L’intervento sarà realizzato con fondi PNRR a cui si aggiungeranno risorse comunali, e altre risorse in corso di reperimento per gli arredi interni e la facciata.

L’intervento sulla caserma Piglione, invece, porterà alla realizzazione di un Centro Servizi dedicato a chiunque ne abbia bisogno realizzato in due moduli adiacenti al dormitorio CRI di via San Giovanni Bosco. Attualmente è in corso la parte di progettazione esecutiva: verranno utilizzati fondi PNRR e risorse comunali, oltre alle risorse in corso di reperimento per gli arredi interni e la facciata.

Manassero: “PNRR sfida e opportunità insieme”

Il PNRR rappresenta una grande opportunità per il territorio ma allo stesso tempo anche una grande sfida per gli enti che si trovano a gestirlo” ha commentato il direttore Manassero.

Ci permette di sperimentare interventi innovativi in ​​risposta alle problematiche con cui ci confrontiamo quotidianamente e ordinariamente – ha poi aggiunto – ma che implicano tuttavia il coinvolgimento di soggetti come Comune e ATC che si interfacciano più di noi con alcune tematiche come quelle delle infrastrutture”.

La scadenza è molto vicina ma siamo fiduciosi – ha concluso il direttore – . Crediamo però che sia importante anche e soprattutto guardare al ‘post-PNRR’, pensando e realizzando interventi quanto più sostenibili possibile anche in futuro.”.

Tutti interventi in fase di realizzazione

Le due misure al centro dell’illustrazione di ieri sera sono apparse anche nello spazio dedicato, più in generale, ai progetti già definiti e in via di realizzazione.

Nello specifico, ad esso si è fatto riferimento parlando di progetti legati all’autonomia delle persone con disabilità – dodici persone coinvolte nel territorio del Consorzio e un finanziamento di 715.000 euro da parte del PNRR -, all’Housing First dedicato all’accoglienza di persone o famiglie in condizioni di elevata marginalità sociale – che riguarda una quindicina di soggetti in condizioni di estrema povertà o senza dimora e un prestito di 710.000 euro -, e al Centro Servizi sull’estrema povertà pensato per accogliere persone singole o famiglie in condizioni di deprivazione materiale, estrema povertà o senza dimora pronto a coinvolgere circa 500 persone e con un budget complessivo di 1.090.000 euro.

Tra gli altri progetti si segnalano quello a sostegno delle attività genitoriali e dei figli di famiglie con fragilità e vulnerabilità nella fascia di età 0-17 anni (budget di 211.500 euro per 30 famiglie dell’area Consorzio), quello di rafforzamento dei servizi comunitari e delle infrastrutture sociali dedicate all’auto-educazione numero sufficiente di anziani domiciliari nei comuni limitrofi e ultraperiferici dell’area (budget di 330.000 euro per 6.495 soggetti). Si ricordano, inoltre, le attività dedicate all’autonomia degli anziani non autosufficienti residenti a domicilio (budget di 2.460.000 euro per 120 soggetti sul territorio provinciale) e quelle pensate per la rete dei servizi di agevolazione digitale (budget di 370.000 euro per oltre 7.600 beneficiari sui territori dei Comuni di Cuneo e Mondovì).

Il Consorzio – ha spiegato ancora Manassero – partecipa a due progetti non capofila, ovvero quello sul potenziamento dei servizi sociali a sostegno dell’assistenza domiciliare nel Comune di Mondovì e quello sulla prevenzione del fenomeno del burn out tra i soggetti sociali. lavoratori del Consorzio Solidale Monviso.

 
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