Sosta in casa oggi per Aldo Patriciello, eurodeputato uscente e candidato della Lega al Parlamento di Strasburgo. Se eletto, il politico molisano sarebbe al suo quinto mandato in Europa.
Patriciello ha incontrato la stampa a Campobasso e ha spiegato le scelte e i temi della sua rinnovata presenza, a partire dagli striscioni sotto i quali ha deciso di candidarsi, quelli della Lega di Matteo Salvini. Ho scelto la Lega, dice, perché è il partito del territorio, delle identità e degli amministratori. Per Patriciello questa Europa ha bisogno di una correzione di rotta, a partire dalle politiche agricole.
Patriciello non si tira indietro davanti a quello che è diventato argomento di dibattito nazionale: la candidatura del generale Vannacci. Io – dice Patriciello – porto avanti la mia storia personale da moderato, a partire dalla mia militanza nella Democrazia Cristiana. La scelta – in questo caso più che mai, visto il sistema di voto proporzionale – è nelle mani degli elettori, saranno loro a decidere chi mandare in Europa.
Insieme a Patriciello, in conferenza stampa c’erano anche il segretario regionale dell’Udc, Teresio Di Pietro, partito che in questa tornata elettorale si è federato con la Lega; insieme a lui, il commissario regionale del Carroccio, Michele Marone.
