la Biennale di Venezia 2025 aperta a tutti – .

Carlo Ratti – Foto di Andrea Avezzù, Courtesy La Biennale di Venezia

La Biennale di Venezia 2025 dedicata all’Architettura e curata da Carlo Ratti. La differenza più evidente riguarderà il percorso classico dell’evento perché il Padiglione Centrale dei Giardini resterà chiuso perché interessato da lavori ristrutturazione.

Invece di vedere questa eventualità come una limitazione, il Direttore del 19. Mostra Internazionale di Architettura l’ha interpretata come un’opportunità. Infatti, verranno utilizzati oltre alla sede dell’Arsenaleanche spazi di Giardini e, soprattutto, luoghi della città che verranno interpretati con interventi temporanei che utilizzeranno Venezia come a “laboratorio vivente”.

Il titolo del Biennale di Architettura 2025aprire dal 10 maggio al 23 novembre 2025E Intelligenti. Naturale. Artificiale. Collettivo. sarà dedicato all’ambiente costruito e alle numerose discipline che lo modellano. In particolare, la scelta della parola latina mira a mettere in risalto la sillaba finale, “gen“, che significa “gente, popolo” e vuole suggerire un futuro diintelligenza Di più multiplo E compresoche sfugge ai limiti eccessivi dell’attenzione odierna sull’IA

La scelta del curatore suggerisce già la volontà di portare altre discipline sotto il tetto dell’architettura: Carlo Ratti è un architetto con formazione da ingegnere e una carriera accademica e progettuale che abbia una visione ampia, con particolare attenzione a nuove tecnologieoltre ad essere uno dei dieci studiosi più citati a livello internazionale nel campo della pianificazione urbana.

Anche grazie a questa sua visione, come già visto in altre edizioni precedenti, la scelta di guardare all’architettura da collezionista arte, ingegneria, biologia, scienza dei dati, Scienze sociali E politiche, scienze planetarie e altre discipline che contribuiscono a costruire il mondo in cui viviamo.

Un momento della conferenza stampa di presentazione – Foto Andrea Avezzù. Per gentile concessione della Biennale di Venezia

La sfida di questo Biennale di Architettura sarà quello di affrontare il cambiamento climatico con un approccio pratico perché, come ha riferito Ratti, visto lo stato di urgenza, non si può più parlare di “transizione”, termine che avrebbe potuto essere corretto fino a uno o due anni fa. E le opportunità non mancheranno, a cominciare dagli interventi nelle città che nascono temporaneoma, spera il curatore, possono diventarlo permanente.

Un altro aspetto in questo senso è l’idea di uno spazio per raccolta di idee: per il prima volta, architetti e non architetti sono incoraggiati a presente idee che verranno valutate dal curatore per il loro possibile futuro inserimento In SpettacoloPerché “di fronte alle sfide cruciali del nostro tempo, ogni proposta, per quanto audace, è degna di considerazione». Tutti i proposte dovranno seguire le linee guida specificate nell’interfaccia di presentazione e dovranno essere caricati nell’apposito spazio sul sito della Biennale di Venezia di 21 giugno 2024.

Non ultimo, il ruolo della Biennale secondo Carlo Ratti sarà quello di trasmettere al visitatori e in particolare a chi deve scegliere il proprio formazione guardare all’architettura come parte di soluzione rispetto aansia per il cambiamento climatico. Perché lo spettacolo Intelligenti sarà un repertorio di nuove soluzioni, pronte per essere prototipate e testate – non importa se alcune saranno destinate a fallire.

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