Don Antonio Coluccia, il prete antidroga, questa mattina con i bambini dell’Istituto Paolo Baffi di Fiumicino – .

“La vita è già meravigliosa, non servono farmaci”


di Gianluca Zanella

Si è tenuta questa mattina, presso l’Auditorium dell’Istituto Paolo Baffi di Fiumicino, un incontro tra gli studenti e don Antonio Coluccia, il prete “antidroga”. che da anni lotta contro lo strapotere dei clan nelle periferie della capitale, da San Basilio a Tor Bella Monaca, passando per il Bronx di Primavalle fino al Quarticciolo. Per il suo attivismo in prima linea, Don Coluccia vive sotto scorta, circondato dai suoi angeli custodi che vegliano sulla sua incolumità.

Davanti ad un pubblico di oltre cento ragazzi e ragazze e davanti alle istituzioni civili e militari, don Antonio Coluccia, introdotto dalla direttrice scolastica Monica Bernard, che ha fortemente voluto questo incontro, ha parlato di spaccio di droga, abbandono scolastico, periferie ed edilizia popolare e delle relative criticità. Ma lei ha parlato soprattutto di alternative, di scelte, di resistenza attiva alla criminalità organizzata, che seduce soprattutto i più giovani, ma che li condanna a una vita priva di felicità.

“La vita è già meravigliosa, non servono farmaci” disse don Coluccia, che ripete in tutto il suo discorso le stesse parole “Camminate antidroga”dove, armato di megafono e pallone, occupa le piazze dello spaccio di droga, cercando di portare la luce dove operano nell’ombra i mercanti di morte.

“La criminalità organizzata ti offre un’illusione. Ti permette di andare in giro con abiti firmati e macchine scintillanti. Ma in realtà siete solo pedine nelle mani dei clan e alla prima occasione utile verrete scaricati e pagherete anche per chi vi ha messo allo spaccio. Non ci sono amici in questo mondo.

Nel corso dell’incontro don Antonio Coluccia, che ha ricordato le sue origini e ha parlato anche dello zio poliziotto morto durante uno scontro a fuoco con un esponente della Sacra Corona Unita, l’organizzazione mafiosa pugliese, ha parlato della cultura come unica vera arma a nostra disposizione, come strumento di emancipazione e rinascita. Un concetto più volte sottolineato con forza.

Al termine dell’incontro, i ragazzi e le ragazze del settore alberghiero, guidati dai loro insegnanti, hanno offerto all’ospite e alle autorità presenti un rinfresco da loro stessi preparato. Qui don Coluccia interagiva con i più giovani, scherzava e raccontava aneddoti personali, mostrando ancora e con semplicità il suo profondo impegno, la sua vera missione, la convinzione che con la sua caparbietà riuscirà in qualche modo ad incidere dove la politica ha fallito.

L’incontro di questa mattina è stato il primo di una serie di appuntamenti legati al tema della Legalità, che vedrà comunque gli ospiti sempre in prima linea a parlare con gli studenti.

 
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