ROMA (ITALPRESS) – Rigenerare le città, i loro spazi ed edifici inutilizzati puntando alla sostenibilità: questo è il Nuovo Bauhaus Europeo (NEB). Protagonisti del convegno “Il Nuovo Bauhaus europeo e il modello di sviluppo turistico dei villaggi culturali nel ciclo di programmazione 2021-2027” sono 40 villaggi culturali tra Calabria e Sicilia, con i loro progetti di riqualificazione di immobili e aree dismesse. Un team internazionale di esperti di architettura contemporanea, design creativo, sostenibilità ambientale, inclusione sociale, tecnologie interattive, economia e gestione dei fondi pubblici e privati, ha selezionato i comuni delle due regioni del Sud Italia con l’obiettivo di rendere questi luoghi non solo più vivibile e attrattiva, ma anche socialmente inclusiva, promuovendo la residenzialità turistica e avviando nuove attività culturali e artistiche.
“Un’iniziativa che unisce un diverso approccio culturale all’utilizzo dei fondi per i nostri territori” ha affermato il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNNR, Raffaele Fitto “due fattori sono fondamentali: la qualità della spesa e una complessiva visione che affrontasse le diverse modalità di utilizzo delle risorse, che è sempre mancata. Per molti anni, nella politica di coesione, abbiamo avuto una grande opportunità ma la qualità della spesa spesso non ha raggiunto gli obiettivi, ora ci troviamo di fronte ad una transizione molto importante. Non c’è un problema di risorse ma di come spenderle bene”.
Il Nuovo Bauhaus Europeo è un’iniziativa della Commissione Europea ispirata alla celebre scuola tedesca Bauhaus del XX secolo, che oggi si fonde con la visione del Green Deal, aggiungendo una profonda dimensione culturale e accelerando la transizione green. “C’è una rinnovata percezione sull’importanza di saper usare questi strumenti” le parole del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto “fuori dalle istituzioni ci sono energie che spingono le istituzioni a utilizzare i programmi dell’Unione Europea e questo significa che qualcosa sta cambiando, fino a qualche anno fa l’atteggiamento era passivo, non siamo mai stati protagonisti nell’utilizzare queste opportunità, qualcosa sta cambiando. Quanto si sta facendo sulla politica di coesione potrebbe segnare un punto di rottura rispetto al passato. Sono qui per garantire il pieno sostegno istituzionale della mia Regione al progetto di riqualificazione urbana”.
Per Andrea Messina, assessore alle Autonomie locali e funzioni pubbliche della Regione Siciliana, si tratta di “un nuovo programma che darà a molte comunità la possibilità di rigenerare aree e monumenti abbandonati, un’opportunità che può aiutare l’offerta turistica e migliorare l’attività economica”. del territorio.
Molti comuni della nostra regione presentano inoltre particolari ed ulteriori difficoltà rispetto ad altri comuni del resto d’Italia. Cerchiamo di fornire ulteriore aiuto.”
-foto con Italpress-
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