dopo 13 anni Savona in finale con la ReccoWaterpolo Development World – .

A1 Maschile – Playoff Scudetto – Semifinali – Gara 2

ORTIGIA-PRO RECCO 11-18 (1-4, 3-3, 3-5, 4-6) [serie chiusa sullo 0-2]

Ortigia: Tempesti, F. Cassia, Giribaldi, La Rosa 1, Di Luciano 1, Cupido 1, Bitadze, Carnesecchi 1, A. Condemi, Y. Inaba 4 (1 pen.), Ferrero 3 (1 pen.), Napolitano, Calabresi, S. Nesti. Tutto. Piccardo

Pro Recco: Negri, F. Di Fulvio 2, Zalanki 4, Cannella, Younger 2 (1 pen.), Fondelli, N. Presciutti 1, Echenique 2, F. Condemi 3, Kakaris 1, Iocchi Gratta 1, Hallock 1, Del Lungo, G Rossi 1. Tutti. Sukno

Arbitri: Ercoli e Navarra

Nota: numero superiore Ortigia 8/13, Pro Recco 6/10. Rigori: Ortigia 2/2, Pro Recco 1/2. 3 segg. rilasciato. Iocchi Gratta e N. Presciutti nel terzo quarto, Younger nel quarto. Del Lungo sostituisce Negri al 17′

Diciotto finali consecutive di campionato: la Pro Recco aggiorna il suo record in campionato battendo ilOrtigia anche a Caldarella, in gara 2 dal semifinali play-off. L’approccio alla gara dei campioni è stato quasi perfetto Sukno, che hanno costruito la loro vittoria su un primo quarto in cui la loro difesa è diventata ancora più soffocante rispetto a quella di gara 1: allora è stato soprattutto l’uomo in meno a fare la differenza, questa volta però i liguri sono riusciti anche a ridurre le occasioni in superiorità di gli Aretusei e rischi ancora meno. Con il passare dei minuti, però, la difesa ligure ha sofferto i movimenti e i dribbling dei siciliani usciti sconfitti, ma poteva comunque affermare di essere riuscita a segnare 11 gol contro la corazzata biancoceleste in una semifinale di scudetto.

Già sullo 0-0, in realtà, un paio di interventi sono stati provvidenziali Neripreferito oggi come antipasto a Del Lungo, ma con il passare dei minuti il ​​controllo dei biancocelesti sulla partita è diventato sempre maggiore. In attacco lo è Zalanki sbloccano il gol dell’1-0 sorprendendo Cupido e Tempesti dal primo palo, poi colpiscono Francesco Condemi in controbreak e Giglio Rossi, autore del 3-0 iniziale. Una bella percussione di Carnesecchi sblocca Ortigia, ma l’iniziativa del mancino non spezza il dominio del match di Recco: prima dell’intervallo Francesco Di Fulvio colpisce in alzata e tiro, dopo la pausa Kakaris conquista un rigore che Younger trasforma nel 5-1. Sotto di quattro gol, l’Ortigia si scrolla di dosso e ritrova maggiore fiducia in fase offensiva, accelerando il palleggio in superiorità e trovando il coraggio di sfidare Negri dal perimetro. Un gran gol al volo di Ferrero si apre un doppio botta e risposta tra le due squadre, la Pro Recco resta avanti del +3, ma a pochi secondi dall’intervallo lungo Inaba trova il punto del 7-5, non convalidato però da Navarra.

L’episodio è visto come un campanello d’allarme da parte della Pro Recco, che in avvio di terzo quarto dà un’altra spinta alla partita: i liguri tornano a difendere altissimi in inferiorità numerica, mentre dall’altra parte della vasca si fanno la differenza la fanno le qualità balistiche dei campioni, segnando dal perimetro con Echenique, Minore E Zalanki e poi anche con Kakaris in superiorità. Il parziale di 4-0 porta la squadra di Sukno sull’11-4, un punteggio che pizzica l’orgoglio di Ortigia e in particolare di Ferrero, che cerca in tutti i modi di tenere in partita i suoi. Dopo il time-out di Piccardo la squadra siciliana ritrova il gol con continuità grazie ad azioni di pregio – Napolitano si afferma a 2 metri, Inaba fa male quando va al tiro – e ad una certa spensieratezza dei biancocelesti, che rosicchiano il deficit fino al -3 in avvio di ultimo quarto (12-9 di Inaba su rigore). La finale, però, vede ancora una volta la Pro Recco accelerare fino a rendersi irraggiungibile: la partita finisce 18-11, da domani l’Ortigia lavorerà sulla finale per il 3° posto mentre i biancocelesti puntano su scudetto numero 36.

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BRESCIA-BPER SAVONA 4-6 (0-1, 0-0, 0-2, 4-3) [serie chiusa sullo 0-2]

Bresciano: Tesanovic, Del Basso, Dolce, F. Faraglia 1 (rig.), D. Lazic, T. Gianazza, Renzuto, Guerrato, Alesiani 2, Balzarini, Irving 1, Balzarini, Messere Milani. Tutto. Bovo

BPER Savona: Nicosia, Rocchi 1, A. Patchaliev, Figlioli 4 (1 rigore), M. Vavic, Rizzo 1, Cora, Bruni, Campopiano, M. Guidi, Djurdjic, Erdelyi, Da Rold, Bragantini. Tutto. Angelini

Arbitri: Calabrò e D’Antoni

Nota: numero superiore Brescia 3/15, Savona 2/11. Rigori: Brescia 1/2, Savona 1/1. Bruni e Renzuto vengono espulsi al 14′ per cattiva condotta reciproca. Pubblicato 3 segg. Bambini a 30′

Tutto ha una fine, anche l’appuntamento fisso nella finale di scudetto tra Pro Recco e Brescia. Dopo 11 edizioni, l’ultimo atto del campionato A1 maschio avrà un nuovo protagonista: è il BPER Savona, che vince Mompiano dopo il successo in gara 1 allo Zanelli e veste i panni dell’antagonista di Recco. Un ruolo di cui la squadra Angelini ne aveva avute anche nella stagione regolare, ma i playoff, come sappiamo, sono un’altra cosa. Il Savona, che ha vinto 3 scudetti nella sua storia, torna in finale dopo 13 anni grazie a una prestazione difensiva spaventosa, che però coincide anche con una serata negativa per l’attacco del Brescia: così si spiegano i 24 minuti senza gol dei Lombardi, che sono crollati fino allo 0/10 in superiorità e hanno trovato il primo gol a 7’15” dalla fine, con gli ospiti avanti 3-0. Nicosia è un totem, ma la difesa funziona perché ogni savonese si sacrifica per il proprio compagno, attaccando l’avversario e tenendo le braccia molto alte nel tentativo di fermare o intercettare la palla. Andando avanti, poi, la cosa si risolve Bambini: 4 gol per l’eterno campione dalla tripla nazionalità e dalle mille risorse, il suo piede destro è l’elemento che sbilancia una partita bloccata da tempo. Nota di merito per RocchiBruni viene espulso con Renzuto e l’imperiese segna da due metri e trova anche un gol prezioso: Angelini, ormai, lo ha trasformato in un vero centravanti.

Gara-2 sembra l’esatto seguito della partita di Zanelli, fatta eccezione per l’area scelta da Angelini nei primi minuti: durerà poco, poi l’allenatore della BPER vira anche sul pressing su cui Bovo invece insiste dal 1′ minuto. Lo scontro fisico è subito intenso, gli arbitri lasciano giocare, punindo solo marcature eccessivamente dure da 2 metri: nella superiorità, però, non brilla nessuna delle due contendenti, anche grazie a Tesanovic e Nicosia, di gran lunga la migliore del girone nei primi due quarti. Solo in 16′ Bambini trova la via della rete (al 7′), il suo gol permette al Savona di portarsi a 1/6 in superiorità al cambio campo, mentre il Brescia fa decisamente peggio: 0/7 e rigore sbagliato, parato anzi dall’impenetrabile Nicosia A Dolce. La tensione cresce con il passare dei minuti e per tenere sotto controllo la partita D’Antoni espelle al 14′ il cartellino rosso contro Bruni e Renzuto, protagonisti di uno scambio di opinioni che non sembra meritevole di intervento. Il Brescia continua a colpire la difesa del Savona anche nel terzo tempo, la squadra Bovo gioca spesso lontano dalla porta del Nicosia, anche in situazioni con un uomo in più: la sensazione è che i leoni siano finiti in un tunnel di incertezze, con la palla che diventa sempre più pesante e lo zero sul tabellone sotto i gol segnati che diventa sempre più grande .

La BPER aspetta e in fine quarto prova a buttare nel pozzo i leoni: è ancora Figlioli a rompere l’impasse con un tiro dal palo 2 sul quale Tesanovic non può nulla, poi arriva il colpo firmato da Rizzo, siglando a 35” dalla terza sirena il 3-0. Il gelo cade su Mompiano, ma il pubblico della Piscina lombarda si anima nel primo minuto del quarto tempo: dopo oltre 24′ di digiuno, Alesiani riesce a battere il Nicosia, ridando speranza al Brescia. Rocchi risponde subito con Beduini per il 4-1, ma Alesiani tiene comunque in vita il Brescia, portando il punteggio sul 2/12. La stanchezza si fa sentire, ma non per Figlioli, che al 28′ riporta il Savona sul +3 con un tiro da oltre l’arco per il 5-2. Grande la festa del veterano, consapevole che il traguardo è ormai vicino. Il Savona ci è riuscito mantenendo alta la difesa e mantenendo i nervi saldi anche dopo il -2 di Irving (5-3). Il punto esclamativo lo mette ancora una volta Figlioli, che trasforma il rigore del 6-3 al 30′. Ormai è fatta per il Savona, che dal 22 maggio giocherà la maglia tricolore.

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A1 maschile – Playoff – Finali

Finale scudetto (partita 1 il 22/5, partita 2 il 25/5, se necessario. partita 3 il 29/5)

PRO RECCO-BPER SAVONA

Finale 3° posto

BRESCIA-ORTIGIA

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