«all’operazione scientifica di smantellamento della sanità pubblica pesarese da parte della Regione e alla precisa volontà di non approvare l’atto aziendale prima delle elezioni». Per Biancani la Regione scherza con l’atto societario che dovrà riorganizzare l’Ast e le sorprese arriveranno una volta passato il voto di giugno. E c’è un ulteriore scavo nel cantiere del nuovo ospedale la cui inaugurazione è prevista in autunno. «Pur essendo favorevole alla costruzione – aggiunge – vedo il fondato rischio che, alla luce della riduzione delle risorse assegnate e della cronica carenza di personale, l’apertura di una struttura con meno dipartimenti e specializzazioni rispetto all’attuale uno è assurdo. Tutto questo a fronte di un ospedale pensato per 600 posti letto che avrebbe consentito una razionalizzazione delle spese, delle risorse e del personale”.
Le reazioni del centrodestra
Immediata la reazione del centrodestra attraverso il consigliere regionale Nicola Baiocchi (FdI) che è anche presidente della IV commissione Sanità. «Ormai davo per scontato che Biancani sia un record rotto – ribatte – ma ora è peggio. Qui si fa solo terrorismo sulla pelle delle mamme, delle famiglie e degli utenti. Abbiamo riaperto il reparto dopo il Covid, non certo per chiuderlo nuovamente. Non capisco da dove Biancani prenda tanta fiducia, la verità è che non perde occasione per dimostrare tutta la sua irresponsabilità, senza basi concrete. Pensiamo invece al programma del Pd. Non ho sentito una proposta che sia tale per Pesaro”.
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Corriere Adriatico