Un corso sull’autismo alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Torino – .

Attraverso un corso appositamente dedicato, l’autismo sta per entrare nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino. Nello specifico, la specialista Cristina Panisi avvierà il percorso il 17 e 24 maggio, con le due lezioni dal titolo “Autismo: condizione paradigmatica per disturbi del neurosviluppo e della comunicazione”. «Il numero massimo di iscrizioni consentito al corso – sottolinea l’Associazione Autismo e Società di Torino – è stato raggiunto con largo anticipo, a conferma dell’interesse per il tema da parte dei futuri medici»

Attraverso un corso appositamente dedicato, ilautismo sta per entrare alla Facoltà di Medicina e Chirurgia diUniversità di Torino. Nello specifico, sarà lei la specialista Cristina Panisi per iniziare il percorso il 17 e 24 maggio, con le due lezioni dal titolo Autismo: condizione paradigmatica per i disturbi del neurosviluppo e della comunicazione.
Queste lezioni saranno offerte come parte del ADE (Attività Didattiche Facoltative), attività formative certificate, selezionate dagli studenti del terzo anno, per integrare il proprio piano di studi con approfondimenti scelti in base agli interessi personali. Gli ADE si svolgeranno presso il Dipartimento di Scienze Mediche, Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, grazie alla disponibilità del Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università degli Studi di Torino, diretto da Roberto Albera e la collaborazione del docente Andrea Canale.

«È interessante notare – sottolinea l’Associazione Autismo e società di Torino – che è stato raggiunto il numero massimo di iscrizioni consentito al corso Autismo: condizione paradigmatica per i disturbi del neurosviluppo e della comunicazione era raggiunto con largo anticipo rispetto alla chiusura delle iscrizioni stesse, confermando l’interesse per l’argomento da parte dei futuri medici. In attesa che il piano di studi del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dedichi adeguato spazio ai disturbi del neurosviluppo – e alla prospettiva globale che essi richiedono -, attualmente gli ADE rappresentano preziose finestre formativeche potrebbero essere utilizzati dalle università sul territorio nazionale. Inoltre, una volta stabiliti gli ADE persistere negli anni successiviconsentendo continuità e aggiornamento continuo della proposta formativa”.

«Per questo – concludono l’Associazione – intendiamo ringraziare il Dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università di Torino, il professor Albera e il professor Canale, per aver attivato questa importante occasione formativa e naturalmente la dottoressa Panisi per la disponibilità ad iniziare il percorso con i primi Lezioni”. (SB)

Per maggiori informazioni: [email protected] (Cristina Calandra).

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