“TusciaPride, chiediamo al sindaco Frontini di sfilare con noi sulle note di Raffaella Carrà” – .

“TusciaPride, chiediamo al sindaco Frontini di sfilare con noi sulle note di Raffaella Carrà” – .
“TusciaPride, chiediamo al sindaco Frontini di sfilare con noi sulle note di Raffaella Carrà” – .

Viterbo – La richiesta arriva dagli organizzatori della manifestazione che attraverserà le vie del centro storico il 1° giugno per dare voce ai diritti di tutte le persone queer e trans – Nel frattempo la manifestazione ha ottenuto il patrocinio del comune

di Daniele Camilli

Viterbo – “Chiediamo alla sindaca Chiara Frontini di sfilare al Tuscia Pride sulle note di Raffaella Carrà”. La richiesta arriva direttamente dagli organizzatori del Pride che si terrà il prossimo 1 giugno nelle vie del centro storico di Viterbo. Per dare voce ai diritti di tutte le persone queer e trans del territorio. TusciaPride che, nel frattempo, ha ottenuto il patrocinio di Palazzo dei Priori.

“Ma non basta – dicono gli organizzatori del Pride – se non accompagnato da una presenza fisica dell’amministrazione. Come TusciaPride siamo entusiasti di aver ricevuto il patrocinio del comune di Viterbo firmato dal vicesindaco Alfonso Antoniozzi. Il Lazio Pride 2022 ha sicuramente segnato una svolta nella nostra città e ha permesso a tutti gli attori pubblici, partiti e amministrazione comunale in primis, di acquisire una consapevolezza diversa sui temi LGBTQIA+, lontana dagli stereotipi, meno bigotta, rispettosa delle diversità individuali e più attenta alla bisogni reali delle persone. Questo cambiamento è identificabile solo dal fatto che il Comune ha concluso l’iter burocratico necessario per la concessione del patrocinio al Pride solo una manciata di giorni dopo la richiesta, e quindi in tempi rapidissimi”.


Viterbo – Flash mob per il TusciaPride del 1° giugno


“Il patrocinio del Comune al Pride – continuano gli organizzatori dell’evento – è fondamentale per far percepire alla comunità queer e trans la vicinanza dell’intera città a se stessa e alle proprie istanze, ma non è sufficiente se non accompagnato attraverso una presenza fisica dell’amministrazione e un impegno concreto ad ascoltare le richieste delle persone queer e trans e a tradurre queste richieste in azioni politiche reali, l’advocacy rischia di ridursi a un mero contentino formale”.


Viterbo – Il congresso del Tusciapride


“Visto che la figura che più di tutte rappresenta l’unità dell’amministrazione comunale e della città stessa è il sindaco – sottolineano gli organizzatori del TusciaPride – chiediamo ora a Chiara Frontini di essere presente al Pride, per marciare al fianco di noi adolescenti , adulti e famiglie queer del viterbese sulle note di Raffaella Carrà, per confrontarci con noi che ogni giorno subiamo discriminazioni e abusi per il solo fatto di non essere eterosessuali o cisgender, per riflettere insieme a noi su cosa potrebbe fare di Viterbo una città più accoglienti e inclusivi e a prendere una posizione pubblica e chiara a favore dei diritti e dell’uguaglianza delle persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale e identità di genere”.

“Prima di essere un partito, il Pride – concludono gli organizzatori dell’evento – è il massimo momento di rappresentanza politica della comunità queer e trans; Essere vicini ai cittadini quando chiedono che le loro istanze siano ascoltate e accolte è dovere delle istituzioni locali e dei Comuni in particolare. Aspettiamo quindi in piazza con noi il primo giugno il sindaco, tutta l’amministrazione comunale e tutto il consiglio comunale”.

Daniele Camilli


– “Il primo TusciaPride di giugno… per dare voce alla gioia, alla rabbia e ai desideri di tutte le persone queer e trans”

9 maggio 2024

 
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