Strage di Casteldaccia, indagato il titolare dell’azienda Quadrifoglio – .

Strage di Casteldaccia, indagato il titolare dell’azienda Quadrifoglio – .
Strage di Casteldaccia, indagato il titolare dell’azienda Quadrifoglio – .


Tgcom24




Il titolare della Quadrifoglio (appena rientrato dagli Stati Uniti) è accusato di non aver adottato tutte le misure di sicurezza per evitare la tragedia. Il personale non era nemmeno dotato di dispositivi di sicurezza quando entrava nella fogna. Gli inquirenti stanno verificando anche come siano stati eseguiti negli ultimi tempi altri lavori simili a quello di Casteldaccia. Il sospetto è che ci sia stata una drammatica leggerezza nella gestione di cantieri così particolari.

Nelle prossime ore verrà effettuata presso il Policlinico di Palermo l’autopsia dei 5 lavoratori morti lunedì, dopo che la Procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo. Secondo le prime ricostruzioni, le vittime lavoravano per il Gruppo Quadrifoglio che era stato appaltato dalla Tek per i lavori di manutenzione della rete fognaria di Casteldaccia e di altri comuni, lavori appaltati dall’Amap, l’azienda municipale del capoluogo, e non sarebbero dovute cadere in l’impianto ma avrebbero dovuto procedere alla pulizia dei tombini dalla strada.

La sonda dell’autospurgo, che avrebbero dovuto calare dall’esterno, il tombino era stato ricoperto di asfalto nei precedenti lavori stradali, si sarebbe bloccata e gli operai avrebbero chiesto il permesso al direttore dei lavori dell’Amap di andare sottoterra. Il “tappo” che impediva lo spurgo della sonda sarebbe saltato e i primi 3 operai, tra cui il caposquadra e comproprietario della Quadrifoglio, Epifanio Alsazia, sarebbero stati investiti da liquami e gas letale, avrebbero perso conoscenza e avrebbero caduto nella cisterna sottostante.

Per soccorrerli sarebbero scesi altri tre operai, tra cui il precario Giuseppe La Barbera, addetto al controllo della segnaletica stradale. Due sono i morti, uno, Domenico Viola, è in fin di vita in terapia intensiva al Policlinico. I medici, che parlano di “insufficienza multiorgano”, stanno cercando di capire quali delle funzioni vitali siano state compromesse. Le indagini puntano a chiarire eventuali lacune nella sicurezza, nessuno degli operai indossava mascherine, quali criteri fossero stati utilizzati per selezionare il personale che non era specializzato e non avrebbe seguito corsi di sicurezza e perché il tecnico dell’Amap ha autorizzato le vittime a scendere sul posto. sala trattamento. ‘pianta.

Inoltre, occorre chiarire la catena di responsabilità nella supervisione dei lavori appaltati all’impresa. “Chiediamo risposte immediate all’Ispettorato nazionale del lavoro, al ministro del Lavoro e alla Regione Siciliana”, dice la FP Cgil Sicilia. “Ricordiamo che ad oggi in Sicilia – si legge nella nota – sono stati inviati dall’Inl solo 30 ispettori del lavoro, nessuno con la professionalità tecnica necessaria per effettuare controlli in ambienti confinati come quello di Casteldaccia. Inoltre, gli ispettori inviati rimarranno solo fino alla fine dell’anno, mentre la sicurezza e la tutela sul lavoro non hanno limiti di tempo. È fondamentale avere una presenza stabile anche in Sicilia: è necessario inviare al più presto altri ispettori del lavoro e ispettori tecnici, garantendo la loro sicurezza. piena operatività e superando ostacoli burocratici inesistenti”.

 
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