“Non accetto il fatto che non ci sia una motivazione per la partita contro l’Ascoli” – picenotime – .

“Non accetto il fatto che non ci sia una motivazione per la partita contro l’Ascoli” – picenotime – .
“Non accetto il fatto che non ci sia una motivazione per la partita contro l’Ascoli” – picenotime – .

L’allenatore del Pisa Alberto Aquilani è intervenuto questa mattina in conferenza stampa all’Arena Garibaldi in vista della partita contro l’Ascoli in programma domani alle 20.30 allo Stadio “Del Duca” della trentottesima ed ultima giornata del campionato di Serie B.

Prepararsi alla partita contro l’Ascoli è semplice: la motivazione è giocare una partita di Serie B, una partita che vale una giornata, la possibilità di fare un gol, un assist, migliorare una statistica. Può essere una vetrina. Non accetto il fatto che pensiamo di non avere motivazioni. È una domanda che non mi pongo nemmeno nella mia testa. Ci siamo allenati correttamente, abbiamo preparato la partita come sempre. Cercheremo di onorare il campionato al meglio delle nostre possibilità e di arrivare più in alto possibile – ha detto Aquilani -. Non ci sarà Caracciolo, ha riportato un piccolo infortunio muscolare contro il Sudtirol. Hermannsson non c’è. Rientra Veloso, Masucci potrebbe avere qualche problemino. Esteves non ci sarà. Quando sono arrivato qui nessuno mi ha chiesto di arrivare ai playoff. Allora è ovvio che avevamo questo in mente. Questa squadra aveva la possibilità di fare qualcosa in più. Dobbiamo dare valore al fatto che spesso l’attenzione si è spostata sui playout. Dobbiamo anche essere soddisfatti di non essere mai andati vicini ai playout. Quando togli la paura dei playout hai la speranza di realizzare qualcos’altro, ma fa parte di un campionato complesso. Sì, questa squadra aveva il potenziale per arrivare ai playoff, bastava una di quelle cinque partite folli in cui dovevamo andare diversamente ed eravamo ai playoff. Potremmo arrivarci? Sì, ma non butto niente nella spazzatura. Un lavoro molto importante pianificato. C’è molto nero, c’è anche un po’ di bianco e molto. È stata una stagione formativa. Mi ha dato tutto. È stata la prima esperienza, soprattutto accettare di capire cosa si può portare in una squadra in termini di metodologia e di pensiero. Ciò che voglio e posso fare, può essere fatto. Come diciamo sempre, è una linea che va condivisa. Ho trovato dei calciatori meravigliosi, che mi hanno dato una mano e ci hanno creduto fino in fondo. La cosa più bella è stato il rapporto che ho avuto con i giocatori e anche con voi giornalisti; è stata una cosa nuova per me così come il rapporto con i tifosi, ma non sono venuto qui per allenarmi, ma per proporre. Ho provato. Ho capito di cosa avevo bisogno. Futuro? Dopo la partita contro l’Ascoli ci incontreremo con la società e illustreremo le nostre idee per capire se ci sono le condizioni. Mi hanno sempre fatto lavorare con calma, ne discuteremo”.

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