«Il sogno è la pace». Parte anche a piedi il grido di “veci e bocia” – .

«Il sogno è la pace». Parte anche a piedi il grido di “veci e bocia” – .
«Il sogno è la pace». Parte anche a piedi il grido di “veci e bocia” – .

TREVISO – Vicenza è pronta ad accogliere gli alpini. E anche le penne nere sono pronte a raggiungere la città berica per l’ 95° Raduno Nazionale in programma questo fine settimana. Delle 4 sezioni di Ana della Marca si stima la partecipazione di oltre 4mila “veci” e “bocia”. Le prime avanguardie sono già partite nei giorni scorsi, il grosso si sposterà come da tradizione tra oggi e domani, in concomitanza con l’inizio ufficiale degli eventi, altri – soprattutto quelli la cui carta d’identità non è più molto compatibile con le notti in branda sotto una tenda: arriveranno in giornata Domenica per il momento clou della sfilata.

Da Treviso a Vicenza arrivano anche a piedi gli alpini

I mezzi di trasporto saranno i più vari: treno, pullman, auto privata, anche a piedi, talvolta in compagnia dei fidati muli. Sono destinate al Raduno dalla sezione trevigiana tra le 1.500 e le 2.000 penne nere. Molti hanno pianificato un “approccio” zaino in spalla e stivali ai piediper 80-100 chilometri, da Casale sul Sile, Signoressa, Preganziol, Volpago del Montello, con tanto di “app” per tracciare il percorso e scambio di gagliardetti con i “compagni” dei paesi attraversati. Hanno scelto invece la bicicletta gli alpini in servizio presso la caserma Manlio Feruglio di Venzone che ieri hanno fatto tappa a Preganziol per la cerimonia di commemorazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare della Grande Guerra, originari di San Trovaso. «Vicenza è una città alpina, aspetta questo appuntamento da 33 anni, senza dubbio sarà un raduno molto partecipato» si augura Franco Giacomin, alla sua “prima” da presidente di sezione. L’ANA di Treviso indice poi il concorso 23. Fotografare il raduno, con tre categorie: “Il sogno di pace degli alpini”, “La fratellanza alpina”, “Il viaggio e gli incontri a Vicenza”. Fervono gli ultimi preparativi anche per gli alpini di Conegliano: poco meno di mille sono attesi a Vicenza dalla sezione presieduta da Francesco Botteon, che l’anno prossimo festeggerà il centenario.

Lo striscione con il “sogno di pace”

Anche il collega Francesco Introvigne alla guida dell’ANA di Vittorio Veneto rimarca: «Soprattutto in questi tempi bui è necessario ribadire il valore della pace: gli alpini in armi e in congedo sono uomini e donne di pace». Non è un caso che sullo striscione tematico si legge: “Donne e uomini di pace, un sogno che è realtà“. Con i circa 600-800 alpini di Vittoria presenti al Raduno, il Reparto bagagli: i suoi quattro muli ed i loro conducenti saranno già oggi protagonisti di un evento con gli alunni delle scuole di Creazzo, e saranno poi una delle attrazioni del corteo. A proposito dei famosi quadrupedi, già domenica da Farra di Soligo una squadra con il mulo Violetta è partita: attraverserà le Colline del Prosecco, il Monte Grappa, Bassano. Una quindicina di altri camminatori, provenienti da Arquà Petrarca, percorreranno le colline fino al santuario di Monte Berico. Sono il capo spedizione al raduno della sezione di Valdobbiadene. Almeno 350 membri al corteo, con lo striscione ad hoc “Impegno, volontariato, solidarietà, le nostre armi per la pace”, più altri 150 spettatori, anticipa il presidente Massimo Burol. Componente indispensabile del Raduno sono i cori: numerosi anche quelli trevigiani. A questo link orari precisi e luoghi dei loro concerti: https://www.adunatalpini.it/concerti-cori. Ultima nota: come sempre l’ordine di partenza sarà opposto alla distanza per il ritorno. Il turno degli alpini della Marca è previsto dalle 16.30 alle 17.

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Il Gazzettino

 
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