“mentre siamo qui”. La 54a edizione del Santarcangelo Festival tra attivismo politico e arte – .

Dialogare con la realtà sociale e politica, tenere d’occhio ciò che accade nel mondo, immaginare nuove prospettive di convivenza: questo l’orizzonte di senso e di pratiche in cui viaggia Festa di Santarcangelo sotto la direzione di Tomasz Kirenczukrecentemente riconfermato direttore artistico della manifestazione fino al 2026. Tra spettacoli e performance nel 54a edizione dello storico festival dedicato al teatro e alle arti performative, tra i più conosciuti e apprezzati in Europa, trovano ampio spazio forme insolite, come rave, cerimonie funebri e pratiche decoloniali. Riti mediati dallo sguardo di artisti significativi per il panorama performativo italiano e internazionale, ma anche di figure emergenti a cui Santarcangelo riserva sempre uno spazio importante. “Mentre siamo qui – spiega Kirenczuk, sono in corso circa 180 conflitti armati. Mentre siamo qui una persona su sei vive in un’area di conflitto attivo. Mentre siamo qui in molti paesi del mondo l’aborto è vietato e l’omosessualità è punibile con la morte. Mentre siamo qui, i rifugiati muoiono in mare, in montagna e nei boschi. Mentre siamo qui, l’economia predatoria continua a speculare sull’ambiente e sui Paesi più poveri, aumentando il divario economico della popolazione”.

Mentre siamo qui, come si chiama questa edizione, vuole quindi riflettere sul presente, guardando ben oltre i nostri confini, chiedendosi proprio “cosa succede mentre siamo qui”. Nel programma, che sarà presentato nel dettaglio a fine mese, spiccano molte proposte interdisciplinari e la presenza di artisti che arrivano in Italia per la prima volta. Il filo conduttore è il loro essere al crocevia tra arti performative e cambiamenti sociali. Accanto ai grandi nomi internazionali dello spettacolo come Dalila BelazaCoreografo francese che indaga il dialogo tra danze rituali e astrazione, Rebecca ChaillonRegista e interprete francese originario della Martinica già quest’anno nel cartellone di Santarcangelo 2023 con un nuovo lavoro realizzato insieme a Sandra CalderanE Michelle MouraCoreografo brasiliano residente a Berlino, già ospite a Santarcangelo nel 2018, troviamo l’artista belga Lisa Vereertbrugghenche conduce la sua ricerca tra sonorità hardcore techno e danceSamuli Laineda Helsinki, che porta la sua pratica artistica sul crinale tra cura, arte e performance, e Marvin M’toumo che con il suo lavoro supera le distinzioni tra teatro, danza e moda.

Attivismo politico e arte si intersecano in molti modi nel programma della 54esima edizione del Santarcangelo Festival: nel lavoro dell’artista polacco Agata Siniarska, del coreografo e attivista lituano Agniete Lisickinaitee di Bruno Freire coreografo originario di San Paolo del Brasile. L’esame critico del mondo, in particolare della sfida alle strutture coloniali e razziali, è al centro del lavoro degli artisti brasiliani Davide Pontes E Wallace Ferreira. Sempre dal Brasile, ma con sede a Ginevra, Catol Teixeira, già ospite a Santarcangelo nel 2022 e 2023: le sue coreografie hanno molteplici influenze, dal circo alla danza classica passando per l’estetica queer. La ricerca sul corpo è al centro del lavoro della giovane ballerina e coreografa lituana Lucas Karvelisdel coreografo e ballerino svizzero Baptiste Cazaux e l’attore, regista e coreografo ucraino Nina Khyzhna. La reazione del corpo alle diverse forme di violenza e costrizione sociale è invece il fil rouge per l’artista lituano, residente a Ginevra, Anna-Marija Adomaityte.

Tra le proposte italiane Stefania Tansini, Premio UBU 2022 nella categoria “miglior interprete under 35”, il duo Panzetti/Ticconicon un lavoro sulla ritualità del gesto, Sara Sguotti E Arianna Ulianper una ricerca che unisce poesia e movimento, Parini Secondo, gruppo di performer romagnoli le cui coreografie sublimano le tendenze pop. Il lavoro sull’iconografia, legato al nostro tempo, è alla base della ricerca di Giovanfrancesco Giannini, Fabio Novembrini E Roberta Racisma anche della nuova proposta di Claudia CastelucciLeone d’Argento alla Biennale di Venezia nel 2020, e di Valentina Medda, artista interdisciplinare la cui pratica si sviluppa tra immagine, performance e interventi site-specific.

Lo sguardo sul mondo, al centro delle tematiche del Festival, sarà esplorato in profondità dalle visioni di due artisti e di due artiste in esilio in Europa: Francisco Thiago Cavalcanti (Brasile/Portogallo), Irkalla (Iraq/Francia), Eisa Baddour (Cipro) e Liryc Dela Cruz (Filippine/Italia), la cui presenza è possibile grazie al lavoro collettivo della rete Nel laboratorio Ex(ile).. Il progetto continua anche quest’anno METTER IL FONDO Aun network dedicato alla creatività emergente, con la restituzione al pubblico delle opere di Vashish Soobah e di Elena Rivoltini. Come sempre, non mancheranno i risultati di laboratorio Facciamo la rivoluzione! /Teatro Patalò E non-scuola del Teatro delle Albeil risultato di quattro mesi di lavoro con i ragazzi e le ragazze delle scuole medie e superiori di Santarcangelo.

Santarcangelo Festival è realizzato dall’associazione Santarcangelo dei Teatri grazie al Comune di Santarcangelo di Romagna e i Comuni di Rimini, Longiano, Poggio Torriana, San Mauro Pascoli, con il sostegno della Commissione Europea, del Ministero dei Beni Culturali, della Regione Emilia-Romagna, Visit Romagna, Camera di Commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini e a cura dei partner Gruppo Hera, Gruppo Maggioli.

 
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