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Tutto pronto per convegno “Acqua: bene pubblico o bene economico?”promosso dalla Femca Cisl, e previsto per Trieste, venerdì 10, a partire dalle ore 9.30, presso la sede regionale, in Corso Cavour 1 (di fronte al Molo IV). L’iniziativa nasce dall’esigenza di riflettere sulla qualità del servizio erogato, ma soprattutto sulla criticità dell’acquedotto: infatti – secondo gli organizzatori – occorre pensare, senza ipocrisia, alle infrastrutture, ai servizi pubblici essenziali e le soluzioni gestionali più idonee per rispondere in maniera coerente agli obiettivi dell’agenda 2030 e alle esigenze dei cittadini, che oggi peraltro si vedono come i destinatari delle bollette più salate del Friuli Venezia Giulia. “È un modo – anticipa Marcantonio Papagni per Femca Cisl – per ripercorrere le complesse e travagliate vicende storiche che hanno caratterizzato lo sviluppo dell’azienda di servizi che fornisce l’acqua nel territorio: una storia lunga 150 anni di cui, oggi, è bene non raccontare perdere la memoria. Allo stesso tempo, però, è necessario guardare avanti e affrontare una situazione di assoluta criticità – espressa anche da dati allarmanti – a cui occorre porre rimedio, anche in vista del 2027, anno in cui verrà firmato l’accordo tra la società di servizi e la Il territorio giuliano scadrà”.
Al convegno – introdotto dallo stesso Papagni – parteciperanno: Serena Tonel, vicesindaco del Comune di Trieste, Francesco Russo, consigliere regionale del PD, Paolo Menis, coordinatore provinciale del M5S e Riccardo Laterza, consigliere del Comune di Trieste. Ad aprire i lavori sarà la coordinatrice della Cisl di Trieste Gorizia, Michela Anastasio, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario regionale della Cisl Fvg, Cristiano Pizzo.