“Un anno dopo l’incendio dell’aeroporto, nulla è cambiato” – lasiciliaweb – .

CATANIA – “Ad un anno dall’incendio che ha colpito l’aeroporto di Catania, evidenziando la fragilità del sistema, per le forze dell’ordine purtroppo non è cambiato nulla. Agli operatori non è stato fornito alcun intervento per incrementare il personale di polizia, né formazione, informazione o condizioni di lavoro sicure”. A lanciare l’allarme è il sindacato di polizia Siap. “Con due terminal e un traffico aereo in aumento in vista della prossima stagione turistica – dice il segretario Tommaso Vendemmia – non ci sono stati rinforzi o modifiche alla sicurezza interna dell’aeroporto. La polizia di frontiera di Catania deve gestire con pochi agenti i controlli, aumentati a causa dei voli extra Schengen in partenza e in arrivo (con decine di voli da e per la Gran Bretagna). Le condizioni e le postazioni di lavoro delle forze dell’ordine nell’area sicurezza restano scomode e insufficienti, anche a causa delle strutture logistiche ‘donate’ dalla società di gestione, rivelatesi inadeguate e dispendiose”.

Vendemmia denuncia “una situazione che speravamo migliorasse dopo il grave incidente dello scorso anno, ma che in realtà resta statica se non peggiorata. “Lavoriamo in media 10 ore al giorno, il che comporta un aumento dello stress per la polizia; il rischio di un potenziale abbassamento della soglia di attenzione e di compromissione del sistema di sicurezza potrebbe essere reale; questa situazione non è più sostenibile. La Siap ha già inviato diverse lettere circostanziate al direttore del Servizio Polizia di Frontiera di Palermo e si attendono ancora risposte concrete da parte del prefetto, ma ancora nulla”.

 
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