Lavoro, politiche di genere, crisi abitativa, mobilità e welfare. Sono questi i temi su cui i Giovani Democratici hanno individuato le principali criticità vissute a Perugia dalle nuove generazioni, sintetizzate sotto lo slogan “Perugia precaria”. Problemi che presentano a chi si candida a governare la città, insieme alle relative proposte per risolvere alcune delle principali questioni.
A illustrare il manifesto e le relative proposte, a nome dell’intero gruppo comunale e regionale dei Giovani Democratici, è stato Simone Emili, affiancato dalla capogruppo e reggente comunale del Pd, Sarah Bistocchi, che ha ricordato come il partito sostenga queste proposte.
Il primo riguarda l’introduzione del criterio salariale minimo di 9 euro l’ora nei contratti comunali e il contrasto ai cosiddetti “contratti pirata”. E poi l’approvazione della Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale, che tocca soprattutto le nuove generazioni.
“Perugia non è una città per tutti” ha detto Emili riferendosi ad uno slogan della candidata del centrodestra Margherita Scoccia. Sostenendo che la città è adatta al profilo di un uomo bianco ed etero. Su questo tema i Giovani Democratici chiedono al Comune di potenziare il servizio di consulenza, aumentando il personale qualificato e ampliando orari e giorni di apertura. E che la fruibilità del servizio sia estesa a 35 anni.
Un’altra proposta è l’eliminazione dell’aliquota IVA nelle farmacie comunali sui prodotti per l’igiene e la salute femminile.
Emili e Bistocchi hanno ricordato le difficoltà incontrate negli ultimi anni nel garantire gli alloggi agli studenti. “L’Università ha aumentato le iscrizioni – ha detto il rappresentante dei Giovani democratici – ma la città sembra volerle respingere”. Per questo si propone di ridurre gli affitti con incentivi e agevolazioni fiscali che incoraggino i proprietari a vendere i propri immobili limitando gli affitti brevi e turistici, sul modello Firenze. E poi riduzioni sulle tasse comunali per gli under 35 che comprano casa.
Un altro tema sottolineato dai Giovani Democratici è quello della mobilità. Non convince la BRT, sistema ritenuto non organico alla mobilità esistente. Chiediamo agevolazioni sul costo degli abbonamenti per gli under 25, in base all’ISEE. E la reintroduzione della mobilità notturna.
Infine, le proposte di politiche di welfare, come la creazione di più asili nido pubblici e sistemi di contraccezione gratuiti.
Proposte sulle quali inizierà la raccolta firme da qui alle elezioni di giugno. Dare loro forza, attraverso l’azione della candidata sindaco del centrosinistra Vittoria Ferdinandi e dei giovani che si candidano per un posto in Consiglio comunale nelle liste Pd.