CASERTA, ‘COSA SUCCEDE AI CAPITANI?’, PRESIDENTE ANTIRAZZISTA L’11 MAGGIO – AppiaPolis – Notizie in Tempo Reale – .

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CASERTA – Sabato 11 maggio 2024, alle ore 10.30 nel piazzale della Prefettura di Caserta, si terrà una manifestazione antirazzista sui temi dell’accoglienza, dell’inclusione e della tutela speciale promossa dal Centro sociale Ex Canapificio, dall’Associazione Migranti e Rifugiati Caserta Movimento in collaborazione con altre realtà locali. Come rete di associazioni attive da decenni nella provincia di Caserta, riteniamo che le novità legislative introdotte dalla legge 50/2023 stiano avendo un impatto molto negativo sulla vita già precaria di tanti immigrati presenti nei nostri territori. Le scelte scellerate del Governo che ha smantellato il sistema di accoglienza Sai e indebolito uno strumento importante come il permesso di soggiorno per protezione speciale, e il recente Patto su immigrazione e asilo votato in Europa ad aprile, stanno infatti creando nuove irregolarità calpestando i diritti degli stranieri residenti nel nostro territorio.

Un territorio in cui il fenomeno migratorio, per vari motivi, presenta caratteristiche del tutto particolari e che, tuttavia, nonostante tutte le difficoltà, ha saputo esprimere il talento di un nostro concittadino e storico attivista del Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta , Mamadou Kouassi Pli Adama, la cui storia vera ha ispirato il film “Io Capitano” di Matteo Garrone, vincitore di 7 David di Donatello, Leone d’Argento e candidato agli Oscar 2024.

Dopo mille vicissitudini Mamadou riesce ad arrivare in Italia e si trasferisce a Caserta, dove grazie ad una comunità accogliente rappresentata dalla Caritas, dal Centro Sociale Ex Canapificio, dal Centro Fernandes, dall’interlocuzione con le istituzioni, dall’accoglienza dell’allora SPRAR (ora SAI) riesce ad avere un permesso di soggiorno per motivi umanitari (ora protezione speciale) e tutti quegli strumenti sociali e formativi grazie ai quali ha potuto rappresentare la sua storia come quella di tanti altri “capitani”.

Se Mamadou fosse atterrato oggi, cosa sarebbe successo al “Capitano”? Senza tetto per le attività realizzate dal Centro Sociale, dalla comunità solidale, dalla tutela speciale e dal progetto di accoglienza Sai?

Per questo sabato saremo in tanti davanti alla Piazza della Prefettura per parlare delle problematiche relative ai temi dell’immigrazione, dell’inclusione e dell’accoglienza nella provincia di Caserta e per chiedere al Comune e alla Regione di impegnarsi ad avviare i lavori di ristrutturazione della casa sociale “Mamadou Sy”, sita all’interno dell’Ex Onmi e riattivazione del Sai di Caserta, modello di accoglienza simbolo dell’Italia in Europa.

 
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