Firenze, padrone di casa deturpa colonna di epoca dantesca applicandovi una scatola di metallo – .

Firenze, padrone di casa deturpa colonna di epoca dantesca applicandovi una scatola di metallo – .
Firenze, padrone di casa deturpa colonna di epoca dantesca applicandovi una scatola di metallo – .

di Andrea Laratta, pubblicato il 05/09/2024
Categorie: Notizie/Disclaimer

A Firenze, un padrone di casa all’epoca sconosciuto decise di deturpare i resti dell’antico Loggiato dei Cerchi, edificio dei tempi di Dante, applicandovi una keybox, una cassetta metallica utilizzata per consegnare le chiavi agli inquilini senza bisogno di incontrarli.

Sulle pietre del bugnato di una colonna dell’antico Loggia dei Cerchi In Firenzeun ‘padrone di casa’ inchiodato (o peggio, applicato con un trapano) a piccola scatola del tipo usato oggi per bloccare il chiave dell’appartamento affittato ai turistial suo interno in modo che possano entrare senza bisogno della presenza del padrone di casa. Il Corriere fiorentino ha pubblicato la notizia con un articolo di Giulio Gori, con tanto di foto del cassetta delle chiavi allegato apietre antiche della colonna d’angolo di una loggia successivamente tamponata dell’edificio dei ricchi e potenti fiorentini in voga tra il 1200 e il 1300 che costituisce l’isolato tra via dei Cerchi e via dei Cimatori. Ai lati della colonna sono scolpiti gli stemmi della famiglia.

Sui resti del glorioso palazzo i segni della modernità dell’affitto: l’ diffusione degli affitti turistici nel centro storico di Firenze ha generato un’esplosione di domanda che ha portato i proprietari di casa a risolvere il problema della presenza sul posto per aprire ai turisti che arrivano a qualsiasi ora con la consegna delle chiavi non più di persona ma lasciandole all’interno di cofanetti con apertura a combinazione (cosa che viene comunicata solo ai loro clienti). Di solito si trovano agganciati alle maniglie delle porte o alle grate delle finestre, ma nessuno lo aveva ancora fatto allegato loro al danno ad un edificio storico.

Il piccolo contenitore con la combinazione era denunciato alla Polizia Municipaleche, secondo quanto riportato dal Corriere, ha avviato le indagini per scoprire chi è il responsabile, a quale casa appartiene la chiave contenuta all’interno.

Il proprietario dell’appartamento, messo in vendita su uno dei tanti siti del settore, grazie a questa piccola scatola di plastica non ha bisogno di recarsi sul posto per aprire l’appartamento al turista e guadagna così tempo, ma il senso stesso con cui è nato il portale Airbnb si perde, cioè quello di una vacanza vissuta non in un asettico albergo ma nella condivisione di un’esperienza (la economia della condivisione appunto) con gli abitanti del luogo che visiti conoscendoli ed entrando nella loro casa. Ora, però, dopo che le case sono già diventate per il uso esclusivo dei turisti (con i proprietari che si sono spostati in periferia) e dopo che la gestione del turista è passata a personale appositamente assunto tramite agenzie, ora non perdiamo nemmeno tempo a consegnare le chiavi. Obblighiamo i turisti ad una caccia al tesoro tra i tanti lucchetti appesi qua e là per la città per il cosiddetto self check-in. “Questa volta però”, scrive il Corriere, “la cassetta non è stata fissata sul solito muro, ma su una colonna di pietra, testimonianza dell’antica Loggia dei Cerchi (da non confondere con la torre omonima a pochi metri lontano). Si tratta di un edificio di sei piani in gran parte senza particolari pregi storici, fatta eccezione per quelle vestigia al piano terra rappresentate da porzioni bugnate di pietra forte, con tanto di capitelli e scudi a foglie d’acqua, intervallati da anelli di cavalli, sbandieratori e un fregio battuto. -torcia di ferro. E, anche se quasi completamente eroso, tra le pietre si intravede lo stemma della famiglia Cerchi, che qui visse. Insomma, una deturpazione di un bene storico-artistico, non diversa dalle deturpazioni punite con sanzioni da 1.000 a 3.000 euro e con pene che vanno dai sei mesi ai tre anni di reclusione”.

Molto difficile risalire agli autori del reato, sulla scatola infatti non c’è indicazione su quale porta si apre la chiave al suo interno. Come ricorda il Corriere, quell’edificio fu definito dal sindaco Piero Bargellini negli anni ’60 “uno dei più importanti documenti architettonici del tempo di Dante”, e già all’epoca “le Belle Arti lo avevano classificato come edificio monumentale da tutelare come parte del patrimonio artistico italiano”.

Immagine: i resti della Loggia dei Cerchi (foto: Francesco Bini)

Firenze, padrone di casa deturpa colonna di epoca dantesca applicandovi scatola di metallo

Attenzione: la traduzione in inglese dell’articolo originale in italiano è stata realizzata utilizzando strumenti automatici. Ci impegniamo a rivedere tutti gli articoli, ma non garantiamo la totale assenza di imprecisioni nella traduzione dovute al programma. Potete trovare l’originale cliccando sul pulsante ITA. Se trovi qualche errore, contattaci.

 
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