MASSA – «L’Archivio di Stato di Massa (Massa-Carrara), grazie all’accordo quadro tra la Direzione Generale degli Archivi del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio, siglato lo scorso marzo e aggiornato nei giorni scorsi, potrà essere riqualificato attraverso un finanziamento di 450mila euro per la sua destinazione a centro polifunzionale”. Lo scrive in una nota il deputato apuano e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese.
«Si tratta di una possibilità di apertura ai cittadini, di un immobile che può evolversi dalla sua destinazione originaria di edificio per la conservazione e lo studio di documenti e materiale storico a un vero e proprio polo polivalente – evidenzia il parlamentare – in cui ospitare mostre, eventi e dare la possibilità di incontri culturali. L’Archivio di Massa, realtà già molto apprezzata dai cittadini, è un bene demaniale di grande valore storico-artistico di interesse per il MIC, e necessita attualmente di una sostanziale e totale riqualificazione, di una rifunzionalizzazione di alcune aree interne all’edificio e di un massiccio intervento di ristrutturazione .”
«La Direzione Generale degli Archivi del Mic ha ritenuto quindi che svolgere il ruolo di stazione appaltante affidato all’Agenzia del Demanio sarebbe la soluzione migliore e più efficace per uniformare le procedure di gestione della progettazione e degli affidamenti. Questo nuovo intervento rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione che il governo Meloni, e in particolare il Ministero dei Beni Culturali, continuano a riservare al nostro territorio, al quale non manca un proprio importante patrimonio storico-artistico che racconta la nostra identità. Un patrimonio che con questo progetto per l’Archivio – conclude il deputato del partito di Giorgia Meloni – verrà ulteriormente arricchito, e che fa seguito al recente risultato ottenuto per Palazzo Ducale. L’Archivio come centro polifunzionale è oggi il modello di un altro grande obiettivo raggiunto per la nostra città”.
