Coldiretti in amministrazione controllata, scontro ai vertici del Consorzio – .

Il giorno dopo la notizia della somministrazione della Coldiretti di Cremona sono diventati chiari i contorni di una decisione che ha colto di sorpresa. Per spiegare le ragioni del reset dei vertici cremonesi della Confederazione, guidata a livello nazionale da Ettore Prandini, è Giovanni Benedetti, responsabile dell’area organizzazione della Confederazione e direttore regionale della Lombardia nominato commissario cremonese. Benedetti è già operativo nella sede di via Verdi, dove tra pochi giorni arriverà anche il nuovo direttore generale che subentrerà a Paola Bono.

La decisione è stata presa martedì scorso, pochi giorni dopo la conferma di fatto dei vertici del Consorzio agrario provinciale. E questa conferma è il nocciolo della disputa. Benedetti ha spiegato che alla sede di Cremona è stato chiesto un cambiamento nella governance della Pac. Il 2 maggio, invece, Giannenrico Spoldi è stato confermato presidente. La sua lista in rappresentanza della Coldiretti Cremona aveva ottenuto 1.488 voti, di fatto raddoppiando i 730 della lista dell’Associazione Liberi Agricoltori.

La Coldiretti regionale, nella sua richiesta di innovazione, si sarebbe “accontentata” solo del rinnovo del collegio sindacale. L’assemblea, però, aveva deciso tutte le nomine all’insegna della continuità. Una decisione che la Giunta regionale ha ritenuto in netto contrasto con le richieste.

Il commissario Benedetti avrà il compito di guidare l’Associazione agricola verso nuove elezioni. “Rimarrò tutto il tempo necessario per riattivare la gestione dell’Ente”, ha affermato Benedetti che ha sottolineato la validità e l’efficienza dell’intera struttura e dei servizi che offre, mentre la frattura è avvenuta proprio sulle scelte “politiche”.
Infine l’ipotesi, che spesso riemerge, della possibile decisione della Coldiretti nazionale di favorire l’incorporazione del Consorzio Agrario Provinciale nei CAI, Consorzi Agrari d’Italia. «Non è vero, posso tranquillamente smentirlo perché nell’incontro tenutosi a Roma il presidente Prandini ha espressamente escluso che ci sia questa necessità o possibilità da parte della Coldiretti. Il Consorzio Agrario Cremona è libero di fare ciò che ritiene più opportuno”, ha concluso Benedetti ribadendo che la Pac Cremona continuerà ad essere autonoma.

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