Con entusiasmo, maestria, professionalità e profonda conoscenza del Tecniche di PNL per favorire la crescita personale, il prof. e l’autore Mariano Laudisi ha spiegato ai presenti come sia possibile guidare gli studenti, passo dopo passo, verso la pratica della felicità quotidiana.
Sì, perché una cosa è certa: la felicità, la vera felicità, non è un attimo fuggente: piuttosto è un sentimento, è un modo di vivere la vita nonostante gli alti e bassi che tutti dobbiamo affrontare quotidianamente.
“Il progetto Scuola della Felicità nasce dopo un periodo abbastanza buio della mia vita, uno di quelli in cui tutto sembra crollare intorno a te e non hai la forza di reagire. Leggere casualmente un libro sulla psicologia emotiva ha aperto la mia mente e il mio cuore a nuove possibilità. Avevo iniziato da poco a lavorare a scuola, ho chiamato la direttrice dell’istituto e le ho detto che volevo vederla per presentare un progetto. Di lì a poco nasce anche il libro La scuola della felicità“, ha detto Laudisi, che si è fermato anche per rispondere alle domande poste dal bibliotecario Pasquale Braschi, moderatore dell’incontro.
Tra aneddoti, esempi ed episodi che hanno coinvolto grandi e piccini a tutto campo, il professor Laudisi è riuscito a tenere incollati i presenti, invitandoli a riflettere su come sia possibile (e anche auspicabile) intraprendere fin da piccoli il cammino verso la felicità.
“A scuola, con i bambini, gli insegnanti che seguono i metodi e le tecniche indicate nel mio libro propongono laboratori e attività per evidenziare le emozioni che gli studenti provano durante le ore trascorse sui banchi. Dobbiamo concentrarci sull’aspetto emotivo per tirare fuori il meglio da ogni ragazzo/ragazza. Gli insegnanti non possono più limitarsi a trasmettere nozioni in modo sterile, non siamo comunicatori della scienza“, ha sottolineato Laudisi.
Con la luce negli occhi di chi è consapevole che insegnare implica una vera e propria “vocazione”, Mariano Laudisi ha guidato i docenti e le persone presenti alla presentazione del suo libro a esplorare se stessi, ad andare oltre l’apparenza, per costruire una vita più soddisfacente e felice. vita.
Chi ha a che fare quotidianamente con gli adolescenti (quindi anche educatori e genitori) ha una grande responsabilità: accompagnare i giovani, disorientati e timorosi, certamente più fragili delle generazioni passate, verso la creazione di un “io” personale che sappia costruire un’identità forte e sicura per affrontare con consapevolezza le difficoltà della vita.
La scuola della felicità non è un metodo che rifugge dallo studio, dall’impegno e dalla concentrazione. Anzi. “Puoi fare molto di più a scuola se ti senti bene con te stesso, sono tanti i ragazzi che hanno iniziato la scuola senza alcuna motivazione e con questo progetto hanno ottenuto risultati straordinari“, assicura Laudisi.
Tra gli strumenti a disposizione degli insegnanti che vogliono portare un po’ di sana felicità nelle proprie classi, Laudisi comprende la scatola della felicità, il diario della felicità e della gratitudine, la meditazione in classe e altre tecniche di crescita personale in grado di supportare emotivamente gli studenti nel percorso scolastico.
Le ultime statistiche sull’abbandono scolastico e sul malessere degli adolescenti a scuola rappresentano la prova tangibile di come il percorso scolastico sia sempre più rischioso e accidentato.
Laudisi non ha dubbi, e lo ha trasmesso ai presenti direttamente e senza giri di parole: oggi per crescere figli felici servono genitori e insegnanti felicemente consapevole.