Il 10 maggio ricorre il 60° anniversario dell’incoronazione della Madonna di Costantinopoli – .

Il 10 maggio ricorre il 60° anniversario dell’incoronazione della Madonna di Costantinopoli – .
Il 10 maggio ricorre il 60° anniversario dell’incoronazione della Madonna di Costantinopoli – .

Viterbo – Domani nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita una solenne liturgia eucaristica presieduta dal vescovo Piazza

Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – I millenari legami tra la città di Viterbo e il vasto territorio circostante con l’Ordine di San Giovanni Gerosolimitano risalgono ad oltre sette secoli fa, quando sorgevano le prime “domus Hospitalis” del monaco- cavalieri sparsi in tutta Europa, compreso il viterbese.


A Viterbo, conosciuta come la città dei Papi, quattro comanderie – Santa Lucia, Santa Maria in Carbonara, Santa Maria in Risiere e i santi Giovanni e Vittore – insieme ad altre presenti nella Tuscia, raccontano una storia ricca di “charitas” che ha portato meritato riconoscimento all’Ordine. Non possiamo dimenticare come sia stato Papa Pasquale II, secondo una certa tradizione nato a Blera nel patrimonio di San Pietro, a emanare nel 1113 la bolla “Piae Postulatio” diretta al beato fondatore Gerardo, con la quale la Chiesa riconosceva l’Ordine di Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme.

La presenza dei cavalieri Giovanniti a Viterbo in quegli anni fu quindi fondamentale per la città, garantendo protezione e sostegno nei momenti di grande difficoltà. La decisione di convocare il capitolo generale a Viterbo dimostra l’importanza strategica che la città ebbe per l’Ordine, consentendogli di affrontare le sfide e le questioni cruciali che riguardavano la vita dell’Ordine stesso.

Le reliquie portate da Rodi e custodite nella Collegiata dei Santi Faustino e Giovita rappresentarono un importante legame con la storia e la tradizione dell’Ordine, e la sepoltura dei Confratelli morti in quegli anni testimoniava il sacrificio e l’impegno dei Cavalieri nella il servizio degli altri.

Questa parte della storia dei cavalieri Giovanniti a Viterbo mette in luce il ruolo significativo che l’Ordine ebbe nel contesto storico della città e la profonda devozione verso la Madonna della Quercia, consolidando il legame tra i cavalieri e il santuario mariano che ancora oggi rappresenta un importante luogo di culto e pellegrinaggio.

Quando il gran maestro Filippo di Villiers lasciò definitivamente Viterbo, in segno di affetto e di gratitudine verso la città che lo aveva generosamente ospitato, e affinché rimanesse per sempre un legame indissolubile con il suo Ordine, donò la preziosa icona alla chiesa dei Sacro Ordine della Madonna di Costantinopoli che ancora oggi si venera in quel tempio, nella cappella dei Cavalieri di Malta, in fondo alla navata sinistra. Nel 1665, inoltre, i canonici di quello stesso tempio ricevettero un altro attestato di benemerenza dell’Ordine che, sotto il gran maestro Nicola Cotoner, estese loro tutte le indulgenze e i privilegi di cui godeva l’Ordine stesso.

L’immagine della Madonna di Costantinopoli fu solennemente incoronata il 10 maggio 1964 dal cardinalis Patronus Paolo Giobbe, Datario della SRC, alla presenza del principe e gran maestro del sovrano militare Ordine di Malta Fra’ Angelo de Mojana di Cologna, di l’arcivescovo-vescovo Adelchi Albanesi e le autorità cittadine.

Infine, in occasione del 60° anniversario, in concomitanza con le celebrazioni per il cinquecentenario dell’insediamento dei Giovanniti a Viterbo, Orazio Francesco Piazza, vescovo diocesano, presiederà domani 10 maggio una solenne liturgia eucaristica nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita, procedendo poi ad una nuova incoronazione della Madonna di Costantinopoli.

Marco Metelli
Responsabile della Comunicazione dell’Ordine di Malta Delegazione Italia Viterbo – Rieti

9 maggio 2024

 
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