Nel corso dell’incontro in prefettura l’ente ha esaminato anche alcuni progetti di videosorveglianza comunale
Quando la vita notturna – la circolazione delle persone dentro e fuori i luoghi pubblici, soprattutto nelle ore serali e notturne – diventa occasione di disturbo della quiete pubblica se non talvolta teatro di risse o altre forme di violenza – spesso, quando coinvolge i più giovani , spie del disagio – È importante prevedere misure di prevenzione e contrasto che garantiscano l’ordine pubblico e permettano di divertirsi in sicurezza e nel rispetto degli altri.
In quest’ottica si è riunito oggi il comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza di Cosenza, presieduto dal prefetto Vittoria Ciaramella, al quale hanno partecipato rappresentanti di Confcommercio, Unione italiana discoteche e Unione italiana stabilimenti balneari, in linea con le direttive del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi mirate a coniugare il controllo del territorio con il coinvolgimento delle associazioni di categoria per sensibilizzare e responsabilizzare i gestori dei locali, secondo un approccio di sicurezza partecipata.
I gestori sono stati invitati, attraverso i propri organi di rappresentanza, a dare il proprio contributo, civicamente e come operatori del settore, nel contrasto all’edilizia abusiva, che genera concorrenza sleale e condizioni di precarietà. Gli stessi operatori sono stati inoltre invitati – sempre in un’ottica di collaborazione con le Forze di Polizia, che effettueranno comunque controlli mirati – ad implementare sistemi di videosorveglianza e ad individuare un referente per la sicurezza che mantenga rapporti diretti con le Forze di Polizia.
La riunione del comitato, alla quale hanno partecipato anche i vertici territoriali delle Forze di Polizia, il sindaco del capoluogo e il presidente della provincia, si è conclusa con l’esame di alcuni dei 59 progetti presentati dai Comuni per accedere ai fondi messi a disposizione bando del Ministero dell’Interno per la videosorveglianza. L’esame ha l’obiettivo di verificare la compatibilità delle proposte progettuali presentate con le esigenze di sicurezza e ordine pubblico evidenziate dalle Forze di Polizia per ciascun territorio.