Il Governo italiano ha introdotto il Decreto Legislativo n. 60 del 7 maggio 2024, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 105/2024, c.d Decreto Coesione. Questa legislazione mira a rilanciare l’imprenditorialità e il mercato del lavoro giovanile attraverso significativi incentivi fiscali.
Il decreto, in vigore dall’8 maggio 2024, mira a colmare le lacune individuate nella legge di Bilancio 2024 attraverso una serie di interventi strategici.
Tasse più basse per gli under 35
Il Decreto Coesione stabilisce a importanti sgravi contributivi per i datori di lavoro che assumono giovani under 35 con contratto a tempo indeterminato. Tale esenzione dal pagamento dei contributi previdenziali è fissata al 100% e può essere applicata per un massimo di tre anni, fino al 31 dicembre 2028, per le assunzioni effettuate dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2025.
Secondo l’articolo 21 del decreto, l’esenzione contributiva si applica ai dipendenti assunti a tempo indeterminato entro il periodo prescritto, purché non abbiano compiuto i 35 anni di età al momento dell’assunzione. Questo vantaggio non comprende premi e contributi Inail e ha un limite massimo di 800 euro mensili per lavoratore.
Incentivi all’imprenditorialità
Il decreto non solo incentiva le assunzioni, ma le incentivaimprenditorialità tra i giovani. Le startup avviate in settori strategici come le nuove tecnologie e la transizione ecologica possono ottenere un contributo di 500 euro mensili per tre anni, gestito e versato dall’INPS in anticipo rispetto all’anno fiscale.
Vincoli e condizioni del Decreto Coesione
Tali incentivi non sono cumulabili con altre riduzioni contributive o esenzioni già previste dalla normativa italiana. Un decreto interministeriale definirà i criteri e le modalità di accesso a tali benefici, che necessitano anche dell’approvazione della Commissione Europea.
Ancora il Bonus Giovani
Il Decreto Coesione reintroduce anche il Bonus Giovani, che consente ai datori di lavoro privati di beneficiare dell’esenzione totale dai contributi previdenziali per le nuove assunzioni a tempo indeterminato o per la trasformazione di contratti da tempo determinato a indeterminato, fino a un massimo di 24 mesi e 500 euro al giorno. mese per dipendente. Questo incentivo è riservato ai giovani sotto i 35 anni e non si applica ai contratti di lavoro domestico o di apprendistato.
Il bonus si estende anche agli over 35 residenti nelle Regioni della Zona Economica Speciale (ZES) del Mezzogiorno, purché disoccupati da almeno ventiquattro mesi.
Bonus Donne e Bonus Zes
In parallelo, il decreto legislativo attua il “bonus donna”, che esonera i datori di lavoro dal pagamento dei contributi previdenziali per i lavoratori assunti a tempo indeterminato per un massimo di 24 mesi, con il limite di 650 euro mensili. Questo incentivo è destinato alle donne di tutte le età, con particolare attenzione a quelle residenti nel Sud Italia.
Inoltre, il “Bonus Zes” mira a incentivare l’occupazione nelle Zone Economiche Speciali del Sud Italia, offrendo uno sgravio contributivo al 100% fino a 650 euro al mese per 24 mesi, destinato ai datori di lavoro fino a 10 dipendenti.
Queste misure fanno parte di un più ampio sforzo del governo volto a ridurre le disparità regionali e migliorare l’accesso al lavoro nelle aree tradizionalmente meno sviluppate. Gli incentivi sono pensati per attrarre nuovi investimenti, sostenere le start-up, incoraggiare l’occupazione femminile e integrare nel mercato del lavoro categorie spesso escluse.