Il sindaco di Foggia Maria Aida Episcopo ha incontrato in via confidenziale il presidente del Calcio Foggia 1920 Nicola Canonicoche ha accolto l’invito rivolto tramite posta elettronica certificata inviata alla società di via Gioberti, dopo l’annuncio del disimpegno temuto dallo stesso principale azionista.
Lo ha chiesto il primo cittadino al presidente Canonicoalla luce della scadenza ravvicinata per l’iscrizione della squadra al prossimo campionato di Lega Pro, per evitare un epilogo dannoso per la società stessa, la squadra, i tifosi e la città tutta.
Presidenteche ha ribadito la sua posizione, precisa che le azioni della società in suo possesso saranno messe a disposizione di chiunque fosse interessato all’acquisto, a titolo gratuito. E ha sottolineato la disponibilità a rinunciare ai finanziamenti e ai contributi in conto capitale versati al club dai soci, una cifra stimata in oltre 4 milioni di euro a cui vanno aggiunti 850mila euro di sponsorizzazioni riconducibili alle sue società.
La situazione debitoria illustrato informalmente dalla società è pari a 6.289.043 euro al 31 marzo 2024, ma al netto dei finanziamenti soci, dei crediti e delle attuali disponibilità bancarie è pari a 2.371.827,00 euro, rispetto ai 2.577.518,00 euro ereditati dalla precedente gestione, nonché dai dati di budget approvati.
Il Tribunale di Foggia ha dichiarato che il Calcio Foggia 1920 non ha in corso procedure di liquidazione giudizialefallimento, amministrazione straordinaria, liquidazione coatta amministrativa e non sono state presentate domande di ammissione al concordato preventivo né di approvazione di accordi di ristrutturazione.
Il sindaco Episcopo avrà ora un colloquio riservato con la dottoressa Maria Assunta Pintus, azionista di minoranza e punto di riferimento di MapConsulting, per avere un quadro ancora più completo della situazione aziendale. Seguiranno ulteriori incontri con gli altri possibili interessati, sempre per garantire l’iscrizione della squadra rossonera al prossimo campionato di Lega Pro entro il termine perentorio del 4 giugno.
