“Il governo non ha fatto il suo dovere” – Notizie – .

“Il governo non ha fatto il suo dovere” – Notizie – .
“Il governo non ha fatto il suo dovere” – Notizie – .

C’era un agente di polizia gravemente accoltellato Verso mezzanotte nei pressi della stazione di Lambrate a Milano. La polizia è intervenuta per un uomo che lanciava sassi contro i treni e aveva colpito alla testa una donna di 55 anni, che è stata portata all’ospedale Fatebenefratelli in condizioni non gravi. Il subispettore di polizia, 35 anni, è stato colpito con 3 coltellate al polmone, alla milza e allo stomaco. Nel corso dell’operazione – si apprende – ha avuto cinque arresti cardiaci (sono state utilizzate quaranta sacche di sangue e trenta di plasma). Attualmente ha anche un edema polmonare. Verrà trasferito in terapia intensiva con prognosi riservata.

L’uomo, un marocchino di 37 anni, è rimasto stordito dal taser, ma ha comunque colpito con un coltello con tre tagli alla schiena un vice ispettore di 35 anni. Il poliziotto è stato trasportato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’urgenza. L’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto è durato sette ore e le sue condizioni restano critiche ma stabili. Il 37enne è stato arrestato.

Si chiama Hasan Hamis e dalle indagini della Questura di Milano è emerso che era presente nella banca dati con numerosi pseudonimi. Ha precedenti per rapina aggravata, furto, lesioni personali, stupefacenti e sequestro di persona ed è stato condannato per reati di droga e contro il patrimonio per i quali, dal 2013 al 2020, è stato detenuto più volte nel carcere di Poggioreale di Napoli e di Ariano Irpino (Avellino).

È stato arrestato e fotografato per la prima volta in Italia il 18 dicembre 2002 a Napoli e, da allora, è rimasto in Italia come cittadino irregolare. Nei suoi confronti il ​​prefetto di Napoli aveva adottato due provvedimenti di espulsione nel 2004 e nel 2012; così il prefetto di Avellino, nel luglio 2023 quando, non essendoci posti disponibili nel Cpr, venne attuata l’ordinanza del questore di Avellino di lasciare l’Italia entro sette giorni. Il 37enne non aveva mai dato segni di presenza nella provincia milanese ed è stato rintracciato e controllato per lo più in Campania. L’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino aveva attivato le procedure di identificazione presso il Consolato del Marocco nel 2021, con esito negativo, in quanto la richiesta non aveva ricevuto riscontro da parte dell’autorità diplomatica marocchina. Infine, lo scorso 5 maggio, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale da agenti della Polizia Ferroviaria di Bologna.

Sala: “Il governo non ha fatto il suo dovere”

“I criminali accertati vanno rimpatriati e sia chiaro, il punto è chi fa cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che alcuni esponenti dei partiti di maggioranza stanno lanciando la croce a me e a Milano, dovrebbe farsi un esame di coscienza e chiedersi perché non fa il suo dovere». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato il ferimento di un agente di polizia, sottolineando che “se c’è un provvedimento di espulsione l’obbligo è eseguirlo. Altrimenti a rimetterci sono le forze dell’ordine o i cittadini” e in questo caso è “chiaro di chi è la responsabilità”.

Piantedosi segue con apprensione

“Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, segue con apprensione l’evolversi delle condizioni di salute del vice ispettore della Polizia di Stato Christian Di Martino, rimasto gravemente ferito ieri sera a Milano dopo essere stato colpito da numerosi colpi sferrati da un cittadino non -Cittadino comunitario, durante un intervento alla stazione di Lambrate”. Lo rende noto il Viminale. Piantedosi è costantemente in contatto con il questore, al quale ha chiesto di trasmettere alla famiglia del poliziotto e a tutti i suoi colleghi “la sua vicinanza emotiva a lui in questo momento di grande preoccupazione”.

Coisp: ‘Gli agenti meritano rispetto’

“Siamo sconcertati dalla crudeltà con cui questa notte è stato ferito il viceispettore di polizia Christian Di Martino. Non possiamo che stringerci attorno a lui e alla sua famiglia, così come hanno fatto il ministro dell’Interno Piantedosi e il capo della Polizia Pisani”. Lo afferma il segretario del Coisp Domenico Pianese sottolineando che “quanto accaduto evidenzia ancora di più come le donne e gli uomini delle forze di polizia siano costantemente esposti a rischi per la propria incolumità nello svolgimento del proprio lavoro” tanto che “anche un un intervento banale in difesa dei cittadini può portare a un dramma”. Il Coisp chiede che “la politica e le istituzioni, in maniera trasversale, si stringano attorno a Christian, alla sua famiglia e alla Polizia. Ma non solo adesso – conclude Pianese – ma sempre: gli agenti, che difendono lo Stato e i suoi cittadini, hanno un bisogno costante di sostegno da parte dello Stato. Tutti coloro che scelgono questa professione, rischiando la propria incolumità per il bene degli altri, hanno bisogno del rispetto di tutti, indipendentemente dal colore politico”.

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