Ostia, insegnante picchiata dalla madre del clan Spada. Il municipio minimizza ed è tempesta – .

Ostia, insegnante picchiata dalla madre del clan Spada. Il municipio minimizza ed è tempesta – .
Ostia, insegnante picchiata dalla madre del clan Spada. Il municipio minimizza ed è tempesta – .

Minimizzando il caso della maestra aggredita da una donna della famiglia Spada perché aveva sgridato il figlio. L’invito è venuto da il presidente del Municipio X di Roma, Mario Falconi, nel corso dell’odierna riunione del Consiglio. «Ora perché questa violenza è stata fatta da uno che si chiama Spada… ma vi posso raccontare di tante mamme che hanno commesso violenze ben più gravi sul piano psicologico nei confronti degli insegnanti», ha detto Falconi a maggioranza e opposizione chiedendo di rispettare i diritti della scuola. volontà di non creare troppo clamore e di non avere giornalisti in loco.

”Mi ha chiamato adesso la vicepreside segnalando che tra ieri e oggi c’erano continui giornalisti ecc. – ha esordito – Mi ha detto: ‘non vogliamo vedere i giornalisti, non vogliamo vedere nessuno’, loro’ sei piuttosto spaventato. Le ho detto che sono d’accordo con lei, che il Consiglio voleva sospendere i lavori e venire ma lei ha detto “per carità”. Si sentono circondati e forse anche spaventati. Ho detto che andrò da solo per capire la situazione. Poi se c’è un giornalista partiremo insieme. Poi riferirò al Consiglio come atto di solidarietà”.

”È sbagliato immaginare di interrompere il Concilio perché molti stanno strumentalizzando questa situazione – ha aggiunto – Per favore, rifletteteci, mi rivolgo sia alla maggioranza che all’opposizione. Alcuni vorrebbero che fossimo degli utili idioti ma non lo siamo. Nel senso che lì c’è un problema, perché il nome è Spada, ho letto anche un articolo in cui veniva citato il giornale (il riferimento è al giornale dato da Roberto Spada al giornalista Daniele Piervincenzi). Per l’ennesima volta veniamo ritratti come Caivano e non siamo Caivano. Quindi la prima cosa da dire, la criminalità organizzata esiste, dobbiamo combatterla, mi rivolgo a tutti, maggioranza e opposizione, evitando strumentalizzazioni di qualsiasi tipo, soprattutto ora che siamo vicini alla campagna elettorale. Mi appello alla vostra onestà intellettuale”.

”Mi ha chiamato il vicepreside e vanno rispettati, voglio andare ad ascoltarli, senza tante storie, senza giornalisti – ha aggiunto Falconi – Quindi voglio andare ad ascoltarli perché la prima cosa è rispettare il loro ruolo e anche le loro paure ”. ”Molti sono sorpresi dal fatto che la maestra non abbia voluto andare al pronto soccorso ma la sua scelta va rispettata, perché quella maestra potrebbe aver avuto paura”, ha concluso il presidente del Comune, annunciando che si sarebbe recato, da solo, alla scuola: “Dico che il Consiglio del X Municipio di Roma è a vostra completa disposizione”.

Francesca Fagnani: “Il lavoro degli insegnanti va sempre difeso da tutti”

“Ovunque, ma ancor più nelle zone più fragili del Paese, la scuola resta l’alternativa più concreta e democratica a un destino scritto da altri. Si auspica pertanto che il lavoro svolto dagli insegnanti, soprattutto nei quartieri dove la criminalità esercita maggiori pressioni, sia difeso e sostenuto sempre e da tutti; difendere il proprio ruolo significa anche permettere a tutti i bambini di costruire un futuro da persone libere, indipendentemente dal cognome che portano”. Così sull’Adnkronos la giornalista Francesca Fagnani, il cui libro “Mala. È appena uscito Roma Criminale, il commento al caso e alla bufera sollevata dalle parole del Presidente del Comune.

Daniele Piervincenzi: “Falconi minimizza sempre, la notizia lo contraddice”

”Conosco il presidente del X Municipio Falconi e ogni volta che torno a Ostia e ci incontriamo lui minimizza sempre. Dice che a Ostia si respira un’aria diversa ma poi la cronaca quotidiana lo smentisce puntualmente”. Così all’Adnkronos Daniele Piervincenzi, il giornalista colpito dalla testata di Roberto Spadacommenti sull’intervento in Consiglio del presidente dell’ e sulla non presenza di giornalisti sul posto.

”Sappiamo che in piazza Gasparri c’è una nuova piazza di spaccio di droga aperta 24 ore su 24, riconducibile anche al clan Spada – aggiunge Piervincenzi – Poi leggiamo delle violenze davanti alla scuola Amendola. Tra le righe, forse la notizia positiva è che alcuni ragazzi del clan Spada sono tornati a scuola, cosa che prima non accadeva. La situazione a Ostia è tutt’altro che rosea, è molto diversa da quella che dipinge il presidente del X Comune”.

Le reazioni dei politici

Secondo quanto apprende l’Adnkronos, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo ha preso contatti con la scuola di Ostia. Fatti simili non vanno mai minimizzati, secondo la stessa presidente, che in più occasioni, anche incontrando gli studenti, ha sottolineato l’importanza dell’educazione dei giovani, dalla famiglia alla scuola, raccontando esempi positivi.

“Ho messo la faccia contro la criminalità organizzata e i clan, demolendo anche le loro proprietà utilizzando un bulldozer davanti ai media. L’illegalità si combatte anche così, alla luce del sole, e le istituzioni hanno il dovere di dare l’esempio con coraggio e senza ambiguità. Ecco perché sono molto gravi e indegne le parole di chi del Pd suggerisce di minimizzare l’aggressione subita da un insegnante», dice il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini riguardo alle parole di Falconi. “Chi vuole i toni bassi, come il presidente democratico del Comune, silenzio?”.

“L’atteggiamento di minimizzare la presenza del clan Spada a Ostia da parte del presidente dei Falconi, Pd, è un atteggiamento molto grave che biasimiamo e condanniamo”, dice all’AdnKronos MaurizioGasparripresidente dei senatori di Forza Italia, dopo l’invito che Falconi ha rivolto durante la seduta del Consiglio.

Per il capogruppo italiano, ex coordinatore romano di Forza Italia, “questa vicenda dimostra l’ipocrisia della sinistra che è garantista quando gli fa comodo e forca quando gli fa comodo, crea allarmismo criminalizzando interi territori e, invece, quando dovrebbe prendere iniziative o dimostrare fermezza cerca di negare l’evidenza dei fatti. Criticano ed evitano la stampa che fa il suo dovere e poi accusano gli altri di voler imbavagliare. Nessuno abbassi la testa davanti a chi invita al silenzio quando, in realtà, è il momento di alzare la voce della domanda”.

‘L’invito a sdrammatizzare, per evitare polemiche per quanto accaduto a Ostia “è assolutamente sbagliato, non possiamo condividere le parole del presidente del comune di Ostia dopo quanto accaduto in quella scuola”, dice Davide Bordoni, segretario romano della Lega , all’Adnkronos.

“Certamente è giusto – dice Bordoni che era presidente di quel Comune – tutelare la scuola e gli insegnanti e certamente l’azione delle istituzioni deve essere fatta a sostegno” ma “non sono d’accordo con le minimizzazioni, tutti vogliamo valorizzare Ostia e il suo mare, il turismo, Ostia antica, ma non possiamo quindi far finta di nulla”. “L’atteggiamento – sottolinea – deve essere innanzitutto quello di tenere la schiena dritta”.

«Cercare di declassificare la vicenda della docente aggredita a Ostia da una madre, della famiglia Spada, per aver sgridato il figlio chiedendogli di tacere, è gravissimo. Noi, a differenza di altri, a partire dal presidente del Comune La Lega è sempre stata vicina agli insegnanti, contro ogni forma di violenza. È bello che il ministro Valditara abbia già fatto sapere che la prossima settimana sarà a Ostia, in quella scuola, per dimostrare la sua solidarietà a questo insegnante”, dichiara la deputata della Lega Simonetta Matone.

“Pensavo di non aver capito bene quello che ha detto, ma purtroppo è quello che ha chiesto, quindi invece dico così la risposta alla paura non può essere il silenzio”dice all’AdnKronos Paolo Trancassini, deputato e coordinatore regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. “Il presidente del Comune non nega la gravità dei fatti e sottolinea che c’è timore” proprio per questo “le istituzioni devono farsi sentire”. “Io – risponde il meloniano – dico invece che i riflettori dello Stato devono essere accesi, serve sicurezza e le persone minacciate non devono sentirsi isolate”. “Falconi – conclude – dimostra la sua inadeguatezza”.

“Desidero esprimere totale solidarietà alla maestra Amendola Guttuso aggredita dalla moglie di un esponente del clan Spada a Ostia. Forza Italia è al fianco di questa maestra: non sarà sola nel denunciare la violenza e l’arroganza della criminalità organizzata», dice Luisa Regimenti, assessore al personale della Regione Lazio e segretaria romana di Forza Italia, interpellata dall’AdnKronos, ricordando come sia “profondamente sbagliato minimizzare gesti che sono certamente espressione della cultura mafiosa”.

“Voglio esprimere tutta la mia solidarietà alla docente aggredita a Ostia dalla madre di uno studente. Un episodio gravissimo, che ha scosso l’intera comunità scolastica e sul quale incombe l’arroganza di una cultura mafiosa”. Lo dice il senatore Cecilia D’Elia, leader del Partito Democratico nella settima commissione, Scuola, pubblica istruzione, commentando l’episodio in cui una donna della famiglia Spada ha picchiato l’insegnante del figlio per averlo rimproverato.

“Tutti, a partire dalle istituzioni, devono far sentire la propria presenza affinché il lavoro degli insegnanti sia rispettato e valorizzato e simili comportamenti e intimidazioni siano respinti e isolati. A Ostia come altrove non c’è spazio per la violenza. Il territorio merita di essere libero e di esprimere tutta la sua forza sociale e politica”, ha concluso il senatore.

Rocca: “Solidarietà alla maestra, pronti ad andare a scuola con Valditara”

“A nome di tutta la Giunta regionale del Lazio esprimo piena e incondizionata solidarietà alla docente dell’istituto comprensivo Amendola Guttuso di via dell’Idroscalo di Ostia, vittima di un gesto vile e violento che condanno categoricamente. Nessuno dovrebbe mai sentirsi minacciato o aggredito sul proprio posto di lavoro, soprattutto se quel luogo è un luogo di educazione e cultura, destinato a crescere e formare le nuove generazioni”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio. Francesco Rocca.

“Sono pronto a recarmi, insieme al ministro Valditara, in quella scuola per portare solidarietà alla maestra, al dirigente scolastico, a tutto il corpo docente, ma anche agli alunni e ai loro genitori, considerato l’allarme, i timori e l’apprensione che il incidente ha generato in tutta quella comunità. È nostro dovere come istituzioni promuovere la legalità e l’educazione dei giovani. Nessuno dovrebbe permettersi di toccare un educatore per garantire la legalità e far sì che situazioni come questa non si ripetano mai più e che ogni insegnante possa svolgere il proprio lavoro in tranquillità e sicurezza”, conclude.

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