CLa sentenza del gup di Bari contro. è stata confermata in appello Luciano Calabrese detto “Cupptill”, 22enne di Foggia. Per lui 3 anni di reclusione (sconto di un terzo della pena per aver scelto il rito abbreviato) e interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Il giovane è stato ritenuto responsabile di aver agevolato la latitanza Gianluigi Troiano, braccio destro di Marco Raduano detto “Pallone”, quest’ultimo ex boss di Vieste, attualmente collaboratore di giustizia.
Calabrese si sarebbe offerto, in concorrenza con Antonello Scirpoli alias “musulina” (Processo a Foggia, sentenza tra circa due mesi), supporto logistico, coperture, mezzi per il viaggio, ospitalità, carte telefoniche, denaro e beni di ogni genere a Troiano, con l’aggravante di aver commesso il delitto con lo scopo di favorire l’associazione mafiosa alla quale appartiene l’ex latitante. Troiano, svanito nel nulla nel dicembre 2021, lo era catturato in Spagna, vicino a Granada, lo scorso febbraio. Mentre era in fuga si nascondeva anche a Foggia, nei pressi dell’ex palazzo dell’Onpi.
“Cupptill”, genero del boss foggiano Pasquale Moretti, è anche tra gli imputati di “Game Over”, un maxi processo contro il traffico di droga mafioso diviso in due sezioni principali, una a Bari (oltre 60 imputati con processo abbreviato), una a Foggia (una ventina di imputati con processo ordinario) . Calabrese è sotto processo nel capoluogo di regione dove ha sede la procura antimafia pochi giorni fa aveva chiesto complessivamente sette secoli di carcere per boss e delinquenti delle cosche foggiane. Per lui è stata chiesta una pena detentiva di 10 anni.
