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Non solo calcio giocato, ma anche attualità con i playoff ormai alle porte. Nella lunga intervista rilasciata a TuttoMercatoWeb.com, il terzino carrarese Simone Zanon ha parlato anche del suo passato calcistico, che lo ha visto toccare anche un posto prestigioso come il Napoli: “Ho iniziato a calciare per la prima volta il pallone in una squadra della mia città, Lana, dove mio padre aveva smesso di giocare proprio quando avevo iniziato io, tanto così che la mia prima carrozza fu l’ultima di mio padre. Poi sono approdato al SudTirol, dove ho fatto tutto l’iter nelle giovanili, tanto da giocare nella Berretti minorenne e da esordire in prima squadra a 16 anni: in stagione. 2018-2019 ho esordito in Coppa Italia contro il Frosinone, anno della loro promozione in Serie A, poi quella in campionato a Ravenna. A gennaio, però, ho deciso di andare al Napoli, in Primavera, anche se ho avuto la possibilità di allenarmi in prima squadra nell’anno di Ancelotti e Gattuso: un sogno da giocatore del Milan. Se Ancelotti è il più grande allenatore del mondo. Assolutamente si.
Anche se, a dire il vero, gli insegnamenti più grandi mi sono stati dati da un mostro sacro come Mertens, che insieme a Insigne e Koulibaly mi avevano preso, per così dire, sotto la loro ala protettiva. Al momento della mia prima convocazione in prima squadra, il mio allenatore Baronio mi disse di ricordarmi sempre che i grandi campioni in allenamento mi avrebbero sempre aiutato, senza farmi pesare gli errori. E così è stato
