arriva il no anche per Melendugno. La situazione – .

arriva il no anche per Melendugno. La situazione – .
arriva il no anche per Melendugno. La situazione – .

Un parere contro l’istituzione di parcheggio con 300 posti a sedere nell’area parco a Gallipoliparere analogo per i 358 stalli richiesti da MelendugnoA Sant’Andrea, in zona Sic. E ora aspettiamo che la Soprintendenza si esprima anche per Otranto, nello specifico sui parcheggi previsti dal Piano urbanistico generale.

La notizia del rifiuto da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, nelle procedure di Autorizzazione, ha generato un allarme diffuso (soprattutto da parte degli stabilimenti balneari che rischiano di ritrovare le proprie spiagge aperte ma senza parcheggi). Unica Regionale (Paur), dei progetti inoltrati da Gallipoli e Melendugno. In attesa, come detto, che la sovrintendente Francesca Riccio si esprima sulla procedura (leggermente diversa perché attinente al Piano Urbanistico Generale) di Otranto.

Il “nuovo” regolamento

Si risolvono quindi, dopo decenni di mancata regolamentazione, o quasi, i problemi di un sistema per così dire irrispettoso delle fragili coste salentine che continuano a sgretolarsi certamente a causa dell’erosione ma anche per la forte pressione antropica a cui sono sottoposti a cui sono sottoposti stanno venendo alla luce. Un sistema, di conseguenza, che non rispetta anche le regole e le restrizioni poste a tutela della costa. Ma se l’anno scorso ai Comuni era stata concessa una sorta di deroga (perché il problema era esploso con l’estate ormai alle porte), quest’estate non sarà così. I parcheggi temporanei a servizio delle spiagge apriranno solo se regolarmente autorizzati. E se questi parcheggi sono ubicati in zone di pregio naturalistico, paesaggistico o archeologico (come spesso accade nel Salento) i vincoli sono ancora più stringenti. Come dovrebbe essere. E il prefetto di Lecce Luca Rotondi lo ha ribadito più volte nei diversi incontri avuti con i sindaci dei comuni rivieraschi: discussioni avviate mesi fa proprio per consentire alle amministrazioni di muoversi per tempo e ottenere le autorizzazioni necessarie. Il prossimo incontro in prefettura, per fare il punto, è ora fissato per il 15 maggio. Ma finora – a quanto pare – i primi risultati sinora ottenuti sono tutt’altro che positivi, visto che la Soprintendenza, per ora, ha “congelato” sia il progetto di Gallipoli che quello di Melendugno.

«Il procedimento su Gallipoli è in corso – dice l’architetto Riccio -. Tutte le valutazioni del caso sono state effettuate istituzionalmente, oltre che per gli altri organi competenti, nell’ambito della Conferenza di Servizi Paur, presieduta dalla Provincia di Lecce. La procedura non è chiusa, quindi lasciamo al livello istituzionale le nostre ulteriori considerazioni. Parimenti, per gli altri contesti territoriali, si procederà nei tempi e nei modi dettati dalle procedure e dai singoli progetti da valutare singolarmente”.

Quindi non un rifiuto definitivo. Nel competente parere inviato a Gallipoli, la Soprintendenza sottolinea: «L’intervento pubblico dovrebbe mirare a inibire l’uso improprio e spontaneo del sito, come punto di accesso alla costa con veicoli a motore, proprio per garantire la tutela integrale della comunità del sito . Questa Soprintendenza ritiene pertanto – stante la compresenza di valori paesaggistici, interessi di tutela integrale e sensibilità ambientale – che la proposta progettuale non possa essere accolta e si invita l’Amministrazione a proporre ubicazioni alternative, più lontane dalle aree sensibili, da destinare allo scopo da perseguire, contemplando modalità di fruizione più sostenibili per l’accesso alla costa”.

L’indicazione che arriva dalla Soprintendenza dei Comuni è chiara: le aree di parcheggio devono allontanarsi dalla costa. Partendo da Otranto, l’assessore all’Urbanistica Serena Rosati spiega che «per Otranto abbiamo chiesto l’autorizzazione con una procedura diversa, visto che esiste un Piano urbanistico generale che prevede aree di sosta. Non abbiamo quindi inviato singoli progetti, su questa previsione si esprimerà la Soprintendenza”. Insomma, per Otranto il giudizio arriverà più tardi, mentre per Melendugno e Gallipoli c’è già e non è positivo, come detto. A questo punto, quindi, la strada è capire se esistono modalità alternative per rendere questi parcheggi compatibili con le esigenze di tutela del territorio. Si tratta infatti del primo tentativo, dopo tanti anni, di rientrare nelle regole comunitarie riguardanti questo tipo di servizio.

Ma, d’altronde, la stagione turistica è già iniziata e non si fermerà di certo l’assalto alle coste con i parcheggi selvaggi già visti lo scorso anno. Il sindaco di Melendugno Maurizio Cisternino spiega: «Abbiamo già chiesto un confronto con la Soprintendenza, siamo fiduciosi, crediamo ci sia la possibilità di trovare un punto di incontro». Ma ad oggi la Soprintendenza ha definito «impraticabili» i quattro progetti presentati da Melendugno per la marina di Sant’Andrea, che complessivamente riguardano 13.314 mq su cui destinare 358 posti auto «in una porzione territoriale di pregio caratterizzata da un’ulteriore tutela paesaggistica». Infine, la Soprintendenza, non essendo a conoscenza se il Comune “intenda inviare ulteriori richieste individuali per la realizzazione di altri parcheggi estivi che si aggiungeranno a quelli in questione”, invita l’amministrazione ad effettuare una ricognizione di tutte le richieste intende presente.

Allo stesso modo si stanno muovendo gli altri Comuni, con la Prefettura che da mesi e mesi tira le fila di questo grande sforzo di pianificazione e coordinamento. Il prossimo passo, come detto, è il tavolo del 15 maggio. E all’incontro vorrebbero partecipare anche le associazioni di categoria del mare. «Sono le località balneari che si ritroveranno, come sempre, in prima fila in questo contesto – spiega Mauro Della Valle di Confimprese Demaniali -. Ci piacerebbe poter partecipare a questi tavoli di consultazione come rappresentanti delle categorie direttamente interessate al problema”.

Ma la questione diventa sempre più preoccupante anche perché le aziende turistiche temono di avere problemi con i propri clienti ai quali sarà difficile spiegare che le spiagge di Alimini o Baia dei Turchi o Pizzo a Gallipoli o Roca Vecchia hanno ancora parcheggi inattivi. «Soffriamo da tempo una mancanza di programmazione – dice Alessandro Zezza della Masseria Panareo di Otranto, consigliere di Federalberghi -. Adesso siamo in una fase importante, abbiamo una lenta ma buona destagionalizzazione, ma come è abbastanza evidente ci mancano i servizi essenziali. Il parcheggio è solo una delle tante carenze che noi imprenditori riscontriamo e segnaliamo da anni”. Non resta che attendere l’incontro in prefettura della prossima settimana, quindi, per capire se e quali margini di manovra ci saranno, oppure se vedremo risolversi, in extremis, già a stagione inoltrata, il caos dello scorso anno.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Giornale pugliese

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Vesselina Kasarova docente di una masterclass firmata “Le stanze dell’opera” – .
NEXT Jane Goodall festeggia i suoi 90 anni on the road, sarà a Roma per il concerto del Primo Maggio – .