San Nicola, la raccolta della Sacra Manna a Bari con Monsignor Satriano e il Cardinale Pizzaballa – .

San Nicola, la raccolta della Sacra Manna a Bari con Monsignor Satriano e il Cardinale Pizzaballa – .
San Nicola, la raccolta della Sacra Manna a Bari con Monsignor Satriano e il Cardinale Pizzaballa – .

BARI – Battaglie finali per la festa di San Nicola 2024 a Bari: ufficialmente saltato lo spettacolo pirotecnico sul lungomare, ma la Solenne Concelebrazione Eucaristica presieduta da Sua Beatitudine il Cardinale Pierbattista Pizzaballa OFM, Patriarca Latino di Gerusalemme, insieme a Sua Eccellenza Monsignor Giuseppe Satriano , Arcivescovo di Bari-Bitonto e Delegato Pontificio per la Basilica. Si effettuava la raccolta della Sacra Manna.

PIZZABALLA: MONDO ORTODOSSO DIVISO, OASI DI SAN NICOLA

«Parlare di pace adesso non ha molto senso. E’ fuori dalla realtà. In questo momento dobbiamo parlare di cessate il fuoco, di cessazione delle ostilità”. Lo ha detto il Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, giunto a Bari per la festa di San Nicola. Il porporato ha spiegato ai giornalisti che lo hanno interrogato sulla guerra in Medio Oriente che “la pace richiederà molto tempo, le ferite dovranno essere rimarginate, c’è molto lavoro da fare”. “Ma – ha aggiunto – la prima cosa” da fare “adesso affinché la pace sia una parola credibile è la cessazione delle ostilità”.
«Bari è una città aperta verso Oriente e ci ricorda che in questa terribile guerra, in questa situazione di grande divisione, di grandi lacerazioni, dobbiamo lavorare per costruire relazioni. Questo non è il momento di erigere barriere ma di abbattere le barriere”. “Bisogna essere molto concreti – ha suggerito – perché non sarà facile”, porre fine alle ostilità, “non confondere la pace con la vittoria”.

«Il compito della Chiesa non è mediare perché i mediatori ci sono già. Compito della Chiesa è creare spazi di mediazione, aiutare, facilitare e creare opportunità affinché la relazione e la negoziazione possano essere facilitate”. Lo ha detto a Bari il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se una missione del presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, cardinale Matteo Zuppi, in Medio Oriente come è avvenuta in Ucraina e Russia sia concepibile.

In Medio Oriente “c’è una situazione troppo complessa – ha evidenziato – e la trattativa comunque è in salita perché le due parti sono molto distanti tra loro”. «C’è una forte pressione internazionale come tutti sappiamo ma c’è anche molta stanchezza nella popolazione, c’è anche molta durezza da parte di entrambi e spero che prevalga un minimo di buon senso, anche con la situazione internazionale pressioni soprattutto da parte degli Stati Uniti», ha proseguito il cardinale.
Riguardo alla partecipazione del Pontefice ai lavori del G7 che si terrà a giugno in Puglia nella sessione dedicata all’intelligenza artificiale, il cardinale ha sottolineato che “Papa Francesco è un leader carismatico, spirituale, che ha la sua voce, una voce importante. Credo che questa situazione ci ricordi che l’economia, la politica, i media sono una voce importante ma senza una voce dello spirito, senza qualcuno che tenga insieme tutte queste dimensioni, rischiamo di costruire la casa sulla sabbia, non sulla roccia”.

«La situazione nel mondo ortodosso, purtroppo, credo che sia un dato evidente, è molto fragile, molto divisa. Non solo in Ucraina. È una situazione di divisione molto dolorosa. E San Nicola è un’oasi in questo senso, perché è molto amato da tutte le Chiese». Lo ha detto da Bari il Patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa. “San Nicola e Bari possono essere un luogo libero, dove le Chiese, soprattutto quelle orientali, possono sentirsi a casa”, ha concluso.

 
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