la sanità fermana che verrà secondo la DG Grinta (Videointervista) – .

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la sanità fermana che verrà secondo la DG Grinta (Videointervista) – .

FERMO – Il direttore generale dell’Ast Fermo: «L’azienda va bene, diminuisce la mobilità passiva, cresce la mobilità attiva, grazie a ottimi professionisti». Il punto anche su liste d’attesa, nuovi direttori (sanitari, amministrativi e sociosanitari) e case di comunità

9 maggio 2024 – 13:44

La videointervista al direttore generale dell’Ast di Fermo, Roberto Grinta

Di Pierpaolo Pierleoni

Le nomine dei direttori (amministrativi, sanitari e socio-sanitari) appena effettuate, i buoni risultati sulla diminuzione della mobilità passiva e sull’aumento della mobilità attiva, la sfida dei due nuovi ospedali, la nota dolente delle liste d’attesa. Il direttore generale dell’Ast Fermo Roberto Grinta è stato ospite ieri sera su Zoom, la rubrica di approfondimento di Cronache Fermane su Radio Fm1.

Il giorno della presentazione di Elisa Draghi, Massimo Esposito e Alberto Francarispettivamente direttore sanitario, amministrativo e socio sanitario dell’azienda, La grinta parte dalle figure individuate. «Ringrazio l’azienda, il dottor Andrea Vesprini che ha svolto il ruolo di direttore sanitario ad interim – esordisce Grinta – Ho scelto figure di alto profilo dall’elenco regionale. Elisa Draghi ha un curriculum e un know-how importante, Massimo Esposito vanta una vasta esperienza in ambito sanitario e amministrativo. La figura del direttore socio-sanitario è prevista dalla normativa, io ho scelto l’ingegner Alberto Franca che avrà un ruolo prezioso nel coordinamento e nella gestione degli investimenti, ci sono tempi stretti per i lavori finanziati dal Pnrr, partiremo entro maggio . Ho scelto figure interne all’azienda perché abbiamo obiettivi importanti, devo dare continuità al lavoro”.

Sorvola sulle polemiche che hanno accompagnato la nomina di Alberto Carelli da direttore amministrativo di Fermo a direttore generale dell’Ast Pesaro. «Quando si individuano figure per ruoli apicali è normale cercare profili con caratteristiche ideali. Il dottor Carelli ha ricevuto un incarico prestigioso, gli auguro buona fortuna nel suo lavoro”.

Due nuovi ospedali in arrivo, il direttore Ast fissa i tempi. «Per Amandola abbiamo investito 6 milioni di euro in tecnologie, stiamo acquistando le attrezzature, saremo pronti tra settembre e ottobre. Quello di Campiglione sarà un ospedale di primo livello da 370 posti letto, l’impresa che sta realizzando i lavori è molto seria. Servono investimenti intorno ai 20 milioni di euro, vorrei rassicurare tutti, non sarà assolutamente una scatola vuota. la Regione ci è vicina e crede in questo nuovo ospedale che sarà pronto nel 2025. La prima cosa da fare sarà portare avanti l’iter autorizzativo e di accreditamento. Nel trasferimento saranno coinvolte istituzioni e associazioni di volontariato, ci sono due gruppi di miglioramento che stanno seguendo modalità e tempi di questo passaggio”.

SU liste d’attesaGrinta spiega come le risorse, circa 1,7 milioni destinati a Fermo, verranno investite per recuperare performance. «Ogni azienda ha un modello organizzativo diverso. Fermo ha un rapporto meno forte con il settore privato rispetto ad altre province. Acquisteremo dal settore privato in accordo le attività diagnostiche in cui siamo più deboli, per il resto abbiamo puntato sull’incremento delle ore e dei servizi aggiuntivi con personale interno. Rispetto al periodo pre-Covid, la richiesta di test e visite è cresciuta del 35%, anche per compensare i due anni di rallentamento dovuti alla pandemia. Stiamo facendo tutto il possibile per aumentare la nostra capacità di accoglienza”.

Il regista sostiene il Casa Comunitaria di Sant’Elpidio a Mare con i medici di base chiamati a gestire la struttura ospedaliera: «L’ho aperto, ne sono orgoglioso, offre un modello di cura unico nelle Marche e tra i pochi in Italia. Continueremo a puntare sull’aggregazione dei medici di base. Sono allo studio altre due case comunitarie, una sarà costruita a Montegiorgio dove i lavori sono già iniziati, l’altra non posso ancora dirla. Anche ad Amandola abbiamo trovato spazi per ospitare i medici di base”.

Chiusura, il direttore dell’Ast Fermo evidenzia alcuni risultati: «Lo scorso anno abbiamo avuto 12.700 ricoveri e oltre 6.000 interventi chirurgici, con una crescita del 12%. La mobilità passiva è diminuita del 5,4%, la mobilità attiva è aumentata del 2% e soprattutto abbiamo un +13% di mobilità attiva da fuori regione, indice dell’alto livello delle nostre professionalità. Quando sono arrivato gli indicatori Agenas sulla mortalità per infarto miocardico a 30 giorni erano tra i peggiori d’Italia, siamo migliorati sensibilmente. Sono felice di aver portato l’emodinamica a Fermo, con un networking insieme ad Ascoli e Macerata e una forte collaborazione con Torrette e l’Università Politecnica delle Marche. Sono orgoglioso di poter lavorare qui, in un territorio che mi ha accolto molto bene”.

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