feriti due giovani – .

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feriti due giovani – .

Le urla, le percosse, un tavolo contro la vetrina. E poi il sangue, a macchia di nuovo i segni del centro storico di Venezia. Campo Santi Apostoli è diventato terreno di scontro tra i titolari del kebab take away e un cliente, un 25enne di origini marocchine, che ha scatenato scalpore e fatto emergere l’indignazione degli abitanti della zona, esasperati già da qualche tempo tempo.

Tutto è avvenuto intorno alle 20, quando il giovane, di origini straniere, si è presentato al bancone – ma con un discorso quasi senza accento, tradendo una lunga permanenza in Italia: «Ha chiesto di ricaricare il cellulare, il mio pizzaiolo gli ha detto che ha risposto scusandoci, ma che non è stato possibile: non abbiamo prese elettriche negli spazi a disposizione dei clienti”, racconta Jabbar Mazhi, responsabile del take awayOrigini bengalesi ma a Venezia da oltre trent’anni.

IL Il 25enne ha preso male il rifiuto – il personale del ristorante ha detto di aver riconosciuto alcune imprecazioni in arabo, chiare anche per chi, come loro, non parla propriamente la lingua – ma poi si sono calmati e hanno chiesto un trancio di pizza e una bottiglia di birra; mangiò, bevve, ma quando gli chiesero il conto disse di sì rifiutato di pagare.

«Abbiamo insistito, gli abbiamo detto che qui non c’è credito, e lui è diventato ancora più aggressivo», continua Mazhi, «Ha rotto la bottiglia di vetro per terra, poi si è avventato sul registratore di cassa, come se volesse portargliela via. ».

E la situazione è degenerare per davvero: cliente e pizzaiolo hanno iniziato a scambiarsi pugni, ovviamente sono intervenuti anche gli altri dipendenti e dirigenti, trasformando lo scontro in rissa, riuscendo però a buttare fuori il 25enne.

In risposta, ha afferrato uno dei tavoli in platea e lo ha usato per rompere la finestra. Ma poi le ferite, probabilmente riparate con schegge di vetro, hanno avuto la meglio e il giovane si è accasciato a terra urlando: «Cinque contro uno, eravamo in cinque contro uno”, poi se l’è presa con i passanti, ordinando loro di registrare tutto con i cellulari, e con la polizia, chiamata dal locale: “Sono lì, arrestateli”.

IL gli agenti hanno calmato la situazione e hanno fatto in modo che fossero portati al pronto soccorso sia il 25enne che il dipendente più ferito del club, entrambi con brutti tagli alle mani.

La vicenda ha riacceso le proteste anche di esercizi commerciali e residenti della zona: “Qui ormai va sempre peggio”, dice qualcuno, “Pensate che allora non ci eravamo nemmeno accorti delle violenze: pensavamo fosse il caos di ancora un altro addio al celibato”

 
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