Progetto al cimitero di Rovigo, una scommessa del centrodestra con i soldi dei cittadini – .

Progetto al cimitero di Rovigo, una scommessa del centrodestra con i soldi dei cittadini – .
Progetto al cimitero di Rovigo, una scommessa del centrodestra con i soldi dei cittadini – .

ROVIGO – “Negli ultimi giorni sono tornati alla ribalta della cronaca alcuni fatti spinosi che hanno interessato il Comune di Rovigo e la gestione di diversi servizi locali (LEGGI ARTICOLO). Il dibattito che si è innescato è certamente meritevole di attenzione, per la complessità dei temi e per le modalità dirompenti con cui le diverse parti, più o meno strumentalmente, lo stanno conducendo (LEGGI ARTICOLO).

Tra tutti i temi su cui finora tutti si sono espressi, manca una storia, che ha visto la luce nel novembre 2017, dopo un lungo percorso e con cui molto probabilmente la prossima Amministrazione Comunale dovrà già scontrarsi: il projectfinancing relativo all’ampliamento del Cimitero di Viale Oroboni” denunciata dal Movimento 5 Stelle di Rovigo.

«Questo progetto finanziario è l’ennesima dimostrazione di una scommessa sbagliata con i soldi dei cittadini, e a pagarne il conto saranno i nostri figli, a causa di scelte troppo “diligenti”. Tutto risale al 2003, durante il Comune di Avezzù, il Progetto prevedeva circa 3000 loculi, 1000 ossari e circa 80 posti auto. I lavori furono suddivisi in 3 parti, la prima fu completata nel biennio 2004-2006, con la vendita, però, delle nicchie solo attorno al 2012.

La fine (o l’inizio) della storia, però, è avvenuta nel 2017, quando il contratto con parere tecnico negativo è stato ripreso e approvato in Consiglio Comunale dalla maggioranza dell’ex sindaco Bergamin (Lega), per la ripresa dei lavori, che prevedevano un aumento dei costi per i loculi trentennali del 74%, l’obbligo di scegliere nuovi loculi lasciando da parte quelli vecchi, il freno all’ampliamento dei cimiteri nelle frazioni e la commissione per il Comune risarcito dalla vendita dei loculi (dal 35% al ​​10%).

Non ultima: la clausola che prevedeva che il Comune acquistasse i loculi invenduti. Singolare in un momento storico in cui sempre più persone scelgono la cremazione anche per un risparmio economico. I ricavi si sarebbero attestati intorno ai 15 milioni di euro fino al 2038, e con un utile lordo intorno ai 3 milioni e mezzo di euro.

A raggiungere questi risultati, però, sarà un’azienda comunale al 90% (acquistata tramite Asm SpA per 200mila euro), e rivenduta per soli 40mila euro quando sarebbe stata in grado di realizzare utili. La giustificazione di questa operazione era che la società (per il 90% comunale) aveva minacciato una causa da 2,3 milioni contro il comune stesso.

Un’altra bellissima spada di Damocle, posta sulla testa dei cittadini rodigini, e che sarà la prossima disavventura con cui qualunque amministrazione dovrà fare i conti.

Ma ora i principali attori di queste operazioni sono ancora candidati, qualcuno del centrodestra, mentre qualcun altro si è dato al “civismo” ben piazzato a destra.

Serve una seria operazione di trasparenza, soprattutto quando siamo chiamati a fare scelte con i soldi della comunità, e l’obiettivo del Movimento 5 Stelle sarà quello di garantire che scelte scellerate come queste non si verifichino più, per una gestione efficiente delle risorse pubbliche” conclude dal Movimento 5 Stelle di Rovigo

 
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