URBINO L’evento “L’uomo e il sogno” al teatro Sanzio ieri mattina ha dimostrato che lo spazio è sempre più vicino, ma anche che l’Italia e le Marche sono sempre più nello spazio. L’evento organizzato in collaborazione tra Aeronautica Militare, Regione, Comune e Università di Urbino e Confindustria, che vede la fanese come sostenitrice di Spacewear, ha portato la testimonianza dell’astronauta Walter Villadei.
Ricerca e sviluppo
«Quella di cui vorrei parlare è una grande opportunità – ha esordito Villadei –, fatta di sviluppo tecnologico e ricerca scientifica, che vede tutti protagonisti, soprattutto i giovani».
E non è certo mancata la passione nella sua testimonianza. Storie di ‘avventure nello spazio’ fatte di studi, ricerche, sacrifici, dedizione e amore per questo lavoro. E il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli ha sottolineato proprio la passione per il proprio lavoro e per il proprio Paese, che va trasmessa ai giovani, ma anche alla società tutta.
La nuova frontiera
Sia il presidente della Regione che Villadei hanno ribadito che “il tessuto industriale marchigiano è un’eccellenza che potrà rivelarsi sempre più tale”. Quella che si prospetta per il futuro è una nuova space economy: lo spazio è sempre più attraente per le imprese e sempre più vicino, come spiega anche la presidente di Confindustria Alessandra Baronciani: «Questa è una giornata molto importante che guarda al futuro, molto vicina al mondo economia spaziale. C’è una crescita esponenziale di questi viaggi spaziali. Qualcosa che sarà sempre più a portata di mano, che dovrà avere anche comodità e servizi, dalla cucina, alle comodità che possono e devono essere ambiti di sviluppo per le aziende italiane”.
La start-up di Fano
Ed è italiana, e più precisamente di Fano, la tuta indossata da Villadei, con tecnologia avanzata per schermare le radiazioni e monitorare la salute. Ma perché vai nello spazio? Come spiega Villadei, per la ricerca su salute, tecnologie ed economia mentale. Un universo da scoprire «per portare sviluppo e innovazione sulla terra. Puntare oltre i confini e migliorare. Chiunque può farcela, basta crederci e impegnarsi”.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI
Leggi l’articolo completo su
Corriere Adriatico
