parte da Faenza il ciclo di eventi per le zone alluvionate. Il 10 maggio Vinicio Capossela – .

parte da Faenza il ciclo di eventi per le zone alluvionate. Il 10 maggio Vinicio Capossela – .
parte da Faenza il ciclo di eventi per le zone alluvionate. Il 10 maggio Vinicio Capossela – .

Una dedica d’amore in otto eventi gratuiti: questo è Romagna in fiore, l’evento solidale, ecosostenibile e diffuso che Ravenna Festival porta in alcuni dei luoghi più colpiti dall’alluvione del 2023; quattro weekend all’insegna del green per scoprire e riscoprire quei territori e celebrarne lo spirito di resilienza e comunità. Per la prima tappa i posti sono già esauriti e le iscrizioni sono chiuse: venerdì 10 maggio, alle 18, inizia a Faenza il viaggio con i Canti terrestri che Vinicio Capossela propone con la complicità di Don Antonio, all’anagrafe Antonio Gramentieri (la tappa d’apertura lo spettacolo delle 17.30 è affidato a Pietro Bandini, ovvero il “vignaiolo compositore” Quinzân da Faenza).

La cornice è Castel Raniero, dove tra gli anni ’20 e ’30 venne costruita una colonia elioterapica e che oggi è “casa” dell’ormai storico festival popolare La Musica nelle Aie. Rinunciando a palcoscenici ingombranti e luci artificiali, Romagna in fiore prosegue fino al 2 giugno negli spazi all’aperto – raggiungibili solo a piedi o in bicicletta dalle aree designate – nei territori di Riolo Terme, Brisighella e Modigliana, Tredozio, Galeata, Conselice, Sarsina e ravennate. Ravenna Festival ringrazia le compagnie sostenitrici che hanno scelto di “adottare” questi luoghi; nel caso di Faenza: Edilpiù, BCC Ravennate Forlivese e Imolese e Confartigianato Ravenna.

L’accesso al luogo dell’evento sarà consentito a partire dalle ore 15.00 e le strade di accesso a Castel Raniero saranno chiuse al traffico dalle ore 10.00, consentendo il passaggio solo a pedoni e ciclisti; solo il primo tratto di via Castel Raniero, con accesso da via Firenze, sarà transitabile per le auto dirette al parcheggio di Villa Rotonda (2,5 km da Castel Raniero) fino ad esaurimento dei 400 posti disponibili.

Canzoni terrene. Canzoni di terra e passo sicuro, solidità di pietra e terra, o canti volatili di polvere di terra, sabbia e vento del deserto; e ancora canti di argilla fresca, duttile, sfuggente, da lavorare ogni volta con le mani e il tornio. Canzoni che dialogano con gli elementi, scivolano, mutano, si riposizionano; canzoni da cantare in terre ferite dalla natura e lentamente riscoperte, coltivate, riabitate. Nel grande prato che sovrasta l’antica “colonia” e dove è passata tanta musica, i canti-racconto necessitano solo dei minimi strumenti del mestiere – chitarre, pianoforte, voce – per partire alla ricerca di una nuova intimità con la terra e quelli che ci camminano sopra. Quali migliori officianti di Vinicio Capossela, con il suo infallibile istinto per il sottile equilibrio tra colto e popolare, contemporaneo e storico, e Don Antonio, virtuoso chitarrista nato a Faenza ma capace di impastare ingredienti di casa con sconfinate incursioni sonore?

Nota a molti romagnoli come punto di partenza del sentiero CAI 505 – la “salita dei crinali” che permette di raggiungere il passo della Colla e ammirare il panorama unico della Vena del Gesso – la Colonia di Castel Raniero è un luogo dell’immaginario collettivo faentino. Costruita a partire dal 1927 per ottemperare alle leggi sulle celebrazioni dei caduti della Grande Guerra, la colonia elioterapica per bambini “bisognosi di luce e di sole” è stata concepita come una struttura di dimensioni monumentali capace di evocare suggestioni ravennate-bizantine, in particolare nella torretta centrale. Nel 1944 vi fu trasferito l’ospedale civile, mentre nel 1957 divenne una colonia estiva per bambini (e tale rimase per circa vent’anni). Oggi vanta, oltre ad un vasto prato e un bellissimo bosco alle spalle, un’inconfondibile vocazione musicale: da diversi anni è uno degli spazi più ambiti per gli spettacoli del Castel Raniero Folk Festival.

Il festival Romagna in fiore è organizzato da Ravenna Festival, Provincia di Ravenna e Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con i comuni delle località coinvolte e grazie all’energia verde di Tozzi Green. Trail Romagna è il partner organizzativo del progetto.

Il secondo appuntamento è in programma domenica 12 maggio con Neri Marcorè alla Casetta del Vento di Riolo Terme, mentre sabato 18 maggio il testimone passa a Ferretti LG e Simone Beneventi, che danno voce al dolore di un territorio dell’Olimpo di Monte Zona Fregnanello (tra Brisighella e Modigliana). Domenica 19 maggio l’appuntamento a Tredozio è doppio: mentre Elena Bucci propone un frammento del suo Canto alle vite infinito con Christian Ravaglioli alla fisarmonica, Paolo Benvegnù ci regala brani tratti dal suo ultimo album È ufficio parlar d’amore; la location scelta è l’Agriturismo Pian di Statino, ai margini del Parco delle Foreste Casentinesi. Sabato 25 maggio presso la millenaria Abbazia di S. Ellero, raggiungibile da Galeata, si alternano Moder, supportato dall’ensemble d’archi de La Corelli, e Murubutu con la Moon Jazz Band; successivamente Luisa Cottifogli ed Enrico Guerzoni ci guidano attraverso la musica sacra e popolare. Domenica 26 maggio è la volta di Daniele Silvestri (con l’opening act di Casadilego) alla Torraccia di Ravenna, in uno dei terreni della cooperativa CAB TER.RA. Sabato 1 giugno il concerto è quello di Manuel Agnelli e la destinazione è Conselice, dove l’evento è ospitato nel parco del CAB Massari. Domenica 2 giugno l’ultimo appuntamento è con Dardust e il Sunset String Quintet presso l’Abbazia di San Salvatore a Summano, nel territorio di Sarsina.

Info 0544 249244 www.ravennafestival.org / Iscrizione obbligatoria fino ad esaurimento posti su www.ravennafestival.org

 
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